Cultura

Programma Triennale per lo Spettacolo. Pubblicata la modulistica dalla Regione Puglia

Pubblicata  la modulistica per la presentazione dei progetti relativi al “Programma straordinario 2017 in Materia di Spettacolo” approvato dalla Giunta Regionale l’otto agosto 2017 che si aggiunge ai bandi triennali per la cultura e lo spettacolo che hanno garantito al settore l’imponente somma di 18 milioni 250 mila euro.

Il provvedimento punta a semplificare  le procedure, ottimizzare l’iter istruttorio e ridurre i tempi di assegnazione e di liquidazione dei finanziamenti regionali.

Gli operatori interessati a richiedere il sostegno finanziario previsto dal Programma Regionale
devono utilizzare esclusivamente la modulistica elaborata  Sezione Economia della Cultura  e già  da oggi disponibile on line.
Per facilitare il lavoro degli operatori si è inteso rendere disponibile tutta la documentazione, compresi i fogli elettronici, in formato editabile per agevolarne la compilazione.

Sarà possibile presentare le domande fino al termine del 30 settembre 2017.

“La pubblicazione della modulistica – sottolinea l’Assessore Loredana Capone – rende operativo il Programma Straordinario per lo Spettacolo, approvato dalla Giunta Regionale l’8 agosto  e condiviso con tutte le organizzazioni del settore. Insieme ai progetti triennali in fase di esame dai competenti uffici regionali, il provvedimento completa la strategia della Regione in materia di sostegno al settore della cultura e dello spettacolo. Il nuovo programma punta a  incentivare e sostenere quei soggetti che, pur essendo più giovani, o meno strutturati imprenditorialmente, e a più bassa intensità economica, sono parte integrante dell’identità culturale del territorio e possono rappresentare un’ulteriore occasione di valorizzazione di talenti, innovazione e competitività”

Il contributo regionale previsto, che assicura, tra gli altri, il sostegno ai soggetti riconosciuti dal MIBACT e agli operatori iscritti all’Albo regionale dello spettacolo per l’anno 2016, varia da un minimo di cinque mila euro a un massimo di quindici mila e copre fino al 60% dei costi ammissibili (ovvero il disavanzo). Il 20% delle attività programmabili potrà essere destinato ad attività culturali collaterali.

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