Presentati i laboratori “I LIGHT Ruvo 2017” per la seconda edizione di “Luci d’Artista”. Sentire la “vertigine” di Ruvo di Puglia per cambiarla
Luci e Suoni d’Artista 2016 non è stato solo un progetto, un «miracolo» come lo definisce Monica Filograno, assessora alla cultura del Comune di Ruvo di Puglia, nel corso della presentazione di “I LIGHT Ruvo 2017 – Luci d’Artista”, nei gremiti spazi comunali del Coworking di via Martiri delle Foibe 23, sabato 4 novembre.
Accanto a lei, il direttore artistico Vittorio Palumbo, l’interprete nella lingua dei segni Rosanna Malerba e Monica Montaruli, vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia. Tra i presenti anche Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. Presenti artisti, esponenti di associazioni e di aziende territoriali.
L’edizione 2016 ha riunito, in un grande rito collettivo, i cittadini nella costruzione di luminarie dalle forme inconsuete quali uccelli migratori, strumenti musicali, barche, «simboli polisemantici, a cui ognuno dava il significato che voleva, simboli politici nel senso più nobile della parola, come partecipazione dell’individuo alla vita collettiva» chiosa l’assessora Filograno. E anche simboli negativi, a giudicare dalle polemiche che infuriarono sui social, «perché non si ha il coraggio di dirlo in faccia» prosegue sottolineando come questa Amministrazione non abbia alcuna intenzione di deprimere le tradizioni culturali, né di porre in atto campagne di conversione religiosa (c’era chi parlava di sacrilegio, di rifiuto del Natale cristiano) di una città.
«Luci e Suoni d’Artista 2016 è stato un forte attrattore turistico – continua l’assessora Filograno – che ha attirato molte persone, affascinate dalle installazioni – anzi, ne è nato anche un racconto, per la penna di Maria Pia Romano – ha avuto grande risalto sulla stampa locale e regionale (Repubblica.it di Bari)» e ha varcato i confini italiani con i seminari, presso l’Università di Città del Messico, di Annibale D’Elia, già esperto di politiche giovanili al Comune di Milano, quale esempio di buona pratica collettiva e di rilancio urbanistico ed economico di una città.
Quindi, anche quest’anno piena fiducia a Vittorio Palumbo, creativo e designer esperto in progettazione e realizzazione di interventi di design pubblico sociale, il quale, senza percepire alcun compenso (e anche nella scorsa edizione condivise la propria professionalità gratuitamente) – si occuperà della ideazione e progettazione di “Luci d’artista 2017”. L’incarico è stato attribuito con delibera di Giunta Comunale n. 313/2017 del 31 ottobre.
«L’anno scorso candidammo “Luci e Suoni d’Artista al bando regionale di sostegno alla destagionalizzazione del Turismo “In Puglia 365”, ottenendo finanziamenti. Quest’anno, grazie alla variazione di bilancio (approvata lo scorso 31 ottobre nel corso del Consiglio Comunale, ndr) possiamo contare su finanziamenti più consistenti. Ma, attenzione! Già si leggono commenti su ipotetiche distribuzioni a destra e a manca. In realtà, quelle poste finanzieranno un Progetto più ampio, teso a una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale di questa città. Inoltre, obiettivo comune è che “Luci e Suoni d’Artista” diventi parte integrante della città di Ruvo di Puglia come lo è il Talos Festival».
I laboratori di autocostruzione a cui cittadini, associazioni sono chiamati a partecipare, si avvarranno anche della competenza di designer, esperti di land art come Francesco Poli di Laboratorio Architetture Naturali. Ma il progetto potrà contare anche sulla sinergia di aziende del territorio, di associazioni, di Ruvo Solidale, del Comitato Feste Patronali – presente ieri il presidente Vincenzo Caldarola -, di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia, rappresentata dal presidente Vito D’Ingeo e da Luciana Di Bisceglie, presidentessa di Terziario Donna Confcommercio Ba-Bat e vice-presidentessa della Confcommercio ruvese. Contribuiranno anche i ragazzi de La Capagrossa Coworking e del Forum GiovanIdee di Ruvo di Puglia.
Monica Montaruli annuncia che, in virtù della stretta relazione tra cultura e welfare, “I LIGHT” non soltanto adornerà di luce e bellezza il nucleo antico, ma sarà l’occasione per dare maggiore risalto allo spirito di solidarietà. In Piazza Matteotti sarà allestita una casetta di legno dove, dalle prime settimane di dicembre sino a gennaio, si alterneranno associazioni del terzo settore con iniziative di solidarietà e di socializzazione. «Devo dire che le associazioni hanno accolto con entusiasmo questa proposta. Presto, avrete notizia sui dettagli». Inoltre, i laboratori di “I LIGHT 2017” vedranno la partecipazione degli ospiti del Centro di Assistenza Straordinaria, situato nei pressi di Calentano. «Qualcuno si preoccupava e si preoccupa della presenza di rifugiati, richiedenti asilo politico in prossimità della città. Si renderà conto che daranno un prezioso contributo. E non solo in questa occasione».
Prende la parola il direttore artistico, Vittorio Palumbo. Dietro di lui una slide che può essere considerata il manifesto di questa edizione: «Quest’anno l’esercizio di comunità illuminate sarà sul tema dell’equilibrio e della vertigine. La nostra società non è più abituata a mettersi in gioco, non è allenata alla cultura del rischio, della scoperta, della caduta ed è invece ossessionata dalla paura e dall’ansia di sicurezza. Per questo ha bisogno di contattare la dimensione ludica e la sfida del vuoto; di capire che oggi dobbiamo “assumere la forma dell’acqua e non quella della pietra”(Romagnoli “Coraggio!”), perché se vogliamo sentirci sicuri dobbiamo anche pensare che non lo saremo mai. La piccola città d’arte e di pietra di Ruvo di Puglia potrà riempirsi quest’anno di luci di artisti, di funambolici voli collettivi che evocano le imprese del francese Philippe Petit, di Wim Wenders (Il cielo sopra Berlino), Italo Calvino (Città Invisibili) e tanto altro ancora, sospeso tra ciò che siamo e ciò che immaginiamo con lo slancio del corpo e dell’anima, verso ciò che chiede di essere fatto e che, quindi, faremo insieme». E, «per cambiare il mondo, devi starci dentro, devi sentirne la vertigine».
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«Il tema centrale – prosegue Palumbo – l‘equilibrio, la vertigine sarà sviluppato in Piazza Matteotti. La vertigine è simbolo della constatazione dei propri limiti e, al contempo, della voglia di superarli. Inoltre, uno dei simboli della città, il gigante Talos morente, perde l’equilibrio», ma quel momento lo rende immortale nella memoria di tutti.
«Oltre alla vertigine, all’archeologia – continua il direttore artistico – nel progetto ricorrerà il tema del mare, che un tempo spaziava laddove c’è ora la Murgia e poi l’agro di Ruvo di Puglia, visto dall’alto, ha la forma di un pesce. Via Cattedrale è la via della spiritualità e lì le installazioni evocheranno la danza aerea. Inoltre, in omaggio alla musica, con Livio Minafra abbiamo organizzato un progetto sperimentale in cui saranno i cittadini, attraverso elementi sonori interattivi, a produrre la musica. Inoltre, via Boccuzzi sarà adornata di luci realizzate con polloni di ulivo e altri elementi naturali intrecciati e assemblati tra loro, grazie ai Laboratori di Arte Naturale. “Luci d’artista”, che io ho suggerito di realizzare sin dall’anno scorso, non vuole essere solo un momento di condivisione di saperi, ma anche di acquisizione degli stessi perché da questi progetti possono nascere anche imprese sociali, si può anche creare lavoro. Ci sarà una segreteria organizzativa che accoglierà le iscrizioni ai vari workshop e, devo aggiungere, che è possibile dare la propria collaborazione anche in più laboratori. I laboratori avranno inizio il 6 novembre affinché “Luci d’Artista” parta il 7 dicembre» con una esibizione di danza aerea, secondo anticipazioni.
Soddisfatto il sindaco Pasquale Chieco: «Si sta attuando una rivoluzione di cui noi siamo stati scintilla, ma, in realtà, era un’esigenza sentita da tutti. E’ una rivoluzione inclusiva, non lascia i più fragili ai margini, è una vera e propria forma di politica pubblica. Per me, l’emblema di questa rivoluzione inclusiva è la bambina che, lo scorso anno, tira il cappotto della mamma e, guardando la decorazione di via Cattedrale, esclama “Mamma, guarda. Questo l’ho fatto io!”. E poi non dobbiamo sottovalutare il ritorno economico. Qualche sera fa ho avuto un incontro coi commercianti nella sede di Ascom Confcommercio, ma era così gremita che la prossima volta ci riuniremo in Municipio. I commercianti di qualche anno fa erano disillusi, ma la massiccia presenza di quest’anno alla riunione mi fa intuire che stiamo lavorando nella giusta direzione».
Di seguito, ci si sposta negli ampi locali comunali prospicienti la sede de La Capagrossa Coworking dove saranno attivi i laboratori di “I LIGHT 2017” per presentare gli stessi e per un rinfresco.
Naturalmente, top secret la natura delle decorazioni. Anzi, saranno anche rivitalizzate e riutilizzate quelle della scorsa edizione.
Per ogni informazione, contattare le assessore agli indirizzi istituzionali (consultare il sito del Comune di Ruvo di Puglia) o attingere alla pagina Facebook Evoluzioni.