Attualità

“Porta a porta”: le decisioni del sindaco Pasquale Chieco per migliorarla

Lucidità, concretezza e partecipazione.

Ecco cosa sta connotando, a qualche mese dal suo mandato, l’operato del sindaco Pasquale Chieco.

Nella scottante questione del “capitolo rifiuti” lo abbiamo visto in prima linea quando, in località Belluogo, ha constatato lo scempio della zona a causa dei rifiuti di ogni genere ivi depositati e si è attivato per gli interventi di bonifica.

Ed è anche  consapevole delle criticità del sistema “porta a porta”, scelta peraltro valida per il primo cittadino ma alla quale devono essere apportati dei correttivi. Per questo ha deciso di affrontare “di petto” la situazione coinvolgendo tutti i cittadini.

“Nella gestione del conferimento dei rifiuti, dopo la partenza della raccolta “porta a porta”, dobbiamo passare alla fase 2 nella quale occorrerà tenere conto delle criticità sin qui emerse. E penso alle lamentele dei cittadini sull’utilizzazione, ad esempio, delle buste in alcuni casi preda di animali e che, per quanto riguarda l’umido, lasciano sul posto residui liquidi.

E, ancora, penso alle lamentele sul mancato rispetto, da parte di alcuni, dei turni di conferimento o, peggio, sull’abbandono dei rifiuti dentro e fuori la città.

In proposito, al di là del processo di potenziamento dei controlli già in atto, ho deciso di organizzare entro il mese di settembre un incontro pubblico, con la presenza di tecnici che forniranno dati informativi adeguati, per discutere, con tutti i cittadini che vorranno partecipare, gli interventi migliorativi da mettere in atto nella fase 2 della raccolta “porta a porta” (bidoncino multiuso familiare, busta chippata, bidone con lettore ottico, ecc.).

Conto molto su questo incontro perché penso che da lì verranno le scelte consapevoli e condivise che faremo per la migliore gestione della nostra raccolta differenziata.

Di una cosa però sono, già oggi, convinto come tanti.

Penso che sbaglino quei cittadini che, partendo dalle criticità della raccolta porta a porta, chiedono di tornare ai cassonetti per strada. Basta leggere l’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del Primo Agosto. Si tratta di uno dei tanti articoli che compaiono sui giornali con riferimento a quelle molte città che, pur volendolo, ancora non riescono a partire con il porta a porta, perché nell’ambito della gestione dei rifiuti niente è facile.

Bisogna sapere che tornare indietro significherebbe avere problemi di abbandono e degrado più gravi di quelli attuali e senza i vantaggi della differenziata, oggi per noi attestata su oltre il 70%.”.

Un buon traguardo quello che è stato raggiunto e che può divenire ottimo se tutti contribuiscono a migliorare il sistema di conferimento dei rifiuti sia rispettando le norme attuali – fatto che è spesso disatteso – sia collaborando con l’Amministrazione attraverso proposte mirate. In sintesi, tutti devono fare la propria parte per una città più pulita e decorosa.

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