Poker: tipologie di giocatore e come batterli
Quando si gioca attorno al tavolo verde certamente bisogna concentrarsi sulla propria tecnica e le regole di base del poker. È importante elaborare una propria strategia e, con la pratica, arrivare a identificare il proprio stile di gioco ricordando sempre però un certo spirito di adattabilità alle diverse situazioni che possono verificarsi nel corso della sessione.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che nel poker si gioca contro degli avversari e che le informazioni certe a disposizione sono davvero poche. Quindi, assieme al concentrarsi sulle proprie carte, al calcolo delle probabilità e alle varie tecniche apprese attraverso manuali e sessioni di pratica, bisogna anche mantenere l’attenzione sulle azioni degli altri giocatori, perché la propria strategia dovrà adattarsi alle loro azioni. È solo mantenendo l’equilibrio tra concentrazione su sé stessi e attenzione alle mosse altrui che si riuscirà a giocare la partita perfetta.
Giocare a poker: osservare l’avversario
Calcolo, pensiero critico e strategia sono fondamentali nel poker. Eppure, non vanno nemmeno sottovalutate le diverse personalità di giocatore per giocare bene non solo a livello professionistico ma anche nel tempo libero.
Queste infatti definiscono i vari stili di gioco, e di conseguenza i diversi tipi di giocatore che ci si troverà ad affrontare.
Generalmente, è possibile individuare tre stili chiave nel poker:
Il gioco tight
Il gioco tight avviene quando un giocatore sceglie di mantenere il controllo sul numero di mani che si gioca, o comunque di parteciparne a pochissime. L’idea di base è quella secondo cui è meglio giocare solo tra il 10 e il 25% di tutte le combinazioni di poker possibili.
Quando si incontra un giocatore tight può essere difficile volgere a proprio vantaggio la partita. Ci sono tuttavia diverse tecniche che possono correre in aiuto, a seconda che l’avversario sia un tight aggressivo o passivo.
Nel caso di giocatore tight aggressivo (classificato di solito come il più difficile da battere), ci si troverà a fronteggiare un avversario che giocherà solo quando ha una mano buona. Viene considerato aggressivo in quanto preferisce rilanciare piuttosto che chiamare.
La sua tecnica consiste quindi nel costringere il giocatore a pagare ed è per questo che la strategia migliore in questi casi è rispondere solo se si è sicuri di avere una mano forte.
La tecnica per battere un giocatore tight aggressivo è semplicemente passare ogni volta che questo inizia a puntare.
Se si è abbastanza esperti da decidere di voler affrontare questo tipo di giocatore, magari dandogli pan per focaccia, si può considerare di giocare loose, cioè giocare una selezione di mani più ampia in modo tale da instillare il dubbio sulla forza dell’avversario negli altri giocatori del tavolo e sfruttare quindi a proprio vantaggio il clima di incertezza creatasi.
Spesso infatti i giocatori tight aggressivi sovrastimano le mani giocate dai giocatori loose, i quali spaventano gli altri giocatori facendoli passare. A quel punto, la posta in gioco sarà molto alta e soprattutto ci saranno meno avversari a contendersi il piatto.
Il giocatore tight passivo invece è meno minaccioso del precedente. Allo stesso modo, giocherà solo se conviene (e cioè quando avrà una buona mano), ma a differenza dell’altro, tende di più a chiamare o fare check. Questa tipologia di giocatore è più facile da battere, proprio per via della loro timidezza. Per spingerli via dalla partita, basta rendere il proprio gioco più aggressivo.
Il gioco loose
Sebbene già in parte esaminato, il giocatore loose si caratterizza per giocare (contrariamente al giocatore tight) troppe mani.
Anche in questo caso, ci sono due sottocategorie di giocatore loose: l’aggressivo e il passivo.
Il primo, si caratterizza per giocare troppe mani e a fare puntate alte, in modo da spaventare gli avversari. Il giocatore loose passivo invece tende a non mantenere la propria sicurezza e a prediligere scommesse deboli.
I giocatori loose sono in genere quelli che si trovano in una brutta posizione pre-flop e cercano di costringere gli avversari a passare adottando uno stile aggressivo. In questo modo, quando hanno davvero una mano forte la loro vincita sarà decisamente grande. Infondere il dubbio negli avversari è la loro arma vincente e oltre che caratteristica fondamentale per riconoscerli.
Il gioco loose è una strategia buona per mantenere un profilo basso: gli avversari pensano solitamente che sia il tipico giocatore inesperto che butta soldi a ogni mano e questa tattica è vincente quando invece si ha una combinazione davvero forte.
Tuttavia, per adottare in maniera sensata il gioco loose bisogna essere in grado di intercettare le mani degli avversari e capire con chi fare bluff. Un consiglio è di giocare questa strategia nelle partite deep stack.
Se ci si trova davanti a un giocatore loose aggressivo è meglio non imbattersi nel loro gioco: meglio uscire sconfitti da quella mano piuttosto che perdere fiches. Se questo punta una grande somma, è preferibile fare call per limitare il danno anziché rilanciare.
Se il giocatore loose è passivo e sta puntando solo piccole scommesse, è il momento di aumentare la propria aggressività e giocare poste più alte per smascherarlo o intimidirlo.
Attorno al tavolo di poker si incontreranno molte personalità, sta nella pratica riuscire a riconoscere i diversi tipi di giocatore e i diversi approcci che adotteranno durante la partita. Riuscire a capire e a distinguere i tight dai loose è già un grande passo avanti nel gioco e permetterà di affrontare al meglio le sfide che si presenteranno.