Pochi giorni ancora per ammirare al Museo Diocesano di Molfetta la mostra “Giovanni Gasparro. Il nuovo teatro del divino”
L’esposizione, prima personale in Puglia per l’artista originario di Adelfia – ma ampiamente noto fuori i confini regionali e nazionali – ha registrato una grande partecipazione di pubblico e di critica, superando in questi giorni quota 3.000 presenze.
Le grandi capacità tecniche, lo studio approfondito delle iconografie dei santi e la ritrattistica dell’artista classe 1983 mescolano con maestria le ispirazioni provenienti dai grandi artisti del Seicento, da Caravaggio, Ribera, Guercino, Preti, con una personale e contemporanea visione degli stessi.
“Guardare questa mostra formidabile al Museo Diocesano di Molfetta – ha affermato Sgarbi all’indomani della inaugurazione, dopo averla visitata – vuol dire proiettarsi in un tempo senza tempo. Gasparro è un artista assolutamente contemporaneo con uno stile ed un’invenzione che corrispondono addirittura ad una dimensione surreale, onirica, ma dentro un contesto iconografico che è quello della grande tradizione cristiana”.
L’iniziativa, promosso per l’inaugurazione dei nuovi spazi del Seminario Vescovile annessi al Museo Diocesano, recuperati grazie ai fondi POR Puglia 2014/2020 Asse VI “Tutela dell’Ambiente e Promozione delle Risorse Naturali e Culturali” – Azione 6.7 “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale” è parte dei servizi affidati con gara ad evidenza pubblica alla ATI “Arte in Arte”, costituita da FeArT, Digressione Music, DOT Studio, Fatti d’Arte, soggetti del territorio con ampia esperienza nel settore.
Laboratori teatrali, didattici, di formazione musicale, fotografica e video sono stati avviati in questi mesi e proseguiranno sino a fine anno gratuitamente, innervandosi con un’altra importante esposizione, dal titolo “Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del settecento”, a cura di Cecilia Veronese e Francesco De Nicolo, che avrà avvio dal prossimo 10 novembre.