PNRR E SUD: servirà una cabina di regia per supportare gli enti locali nella gestione e spesa dei fondi europei
Al margine delle dichiarazioni della ministra per il Mezzogiorno, Mara Carfagna, nel corso di un’audizione sul Recovery Plan alle Commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato,
è emerso che, intercettando il Sud il 50% degli investimenti, la quota di interventi destinata ad esso sarà superiore alla sua quota di popolazione, rispetto al totale nazionale.
Sulla questione è intervenuta la parlamentare Francesca Galizia, la quale ha sostenuto:
“Ci rassicurano le parole della Ministra Carfagna: dei 209 miliardi dei fondi europei destinati all’Italia una parte considerevole dovrà necessariamente andare al Mezzogiorno, soprattutto per motivi di efficienza economica, dato che gli investimenti nel Mezzogiorno hanno un moltiplicatore più elevato e determinano impatti sull’attività produttiva dell’intero sistema nazionale.
Abbiamo un’occasione preziosa che dobbiamo cogliere fino in fondo, per riuscire a ridurre un conclamato e storico divario infrastrutturale nel nostro Paese”.
“A fronte, dunque, di una crescita del nostro Paese che non può evidentemente prescindere da quello del suo Sud è fondamentale – aggiunge la Deputata – che per le risorse del PNRR si preveda una quota significativa degli investimenti nel Sud Italia. Per questo domani durante un’interrogazione parlamentare a risposta immediata – alias Question Time – chiederò al Ministro per il Sud quali iniziative intenda adottare per garantire al Mezzogiorno la destinazione di una quota superiore al 34% delle risorse complessive del PNRR, e coerente coi criteri di riparto tra i Paesi, previsti per le sovvenzioni dello stesso RRF.
Mi aspetto, dunque, dettagli importanti sulle modalità di spesa del fondi destinati al Sud”.
A tali riguardo è stato già reso noto che verrà messa in atto una strategia ragionata e costantemente monitorata attraverso la quale il pnrr dovrà sviluppare in concreto l’obiettivo della crescita del Mezzogiorno.
“Il processo di monitoraggio è fondamentale per garantirsi la buona riuscita dei progetti di sviluppo che verranno realizzati dai nostri Enti locali. E penso sia importante mettere questi nelle condizioni di spendere bene le risorse, prevedendo una sorta di cabina di regia, che li supporti nella gestione delle numerose risorse a loro destinati nell’ambito del Pnrr. L’esperienza del Fse ci dice, ahimè, che non tutti hanno le capacità di realizzare i progetti. Ecco perché non si possono lasciare soli ed è opportuno che il ministero di competenza preveda organizzazioni specifiche da destinare alle Regioni, alle Città Metropolitane ed ai Comuni, nonchè all’Amministrazione centrale