PLURIMI ERRORI ALLA BASE DI QUELLA TRAGEDIA
La tragedia avvenne alle 11.06, l’impatto fu nell’unico tratto in curva tra il treno ET 1021 partito da Andria e diretto a Corato e il convoglio ET 1016 partito da Corato e diretto ad Andria, lanciati entrambi a 100 chilometri orari. L’unica certezza degli investigatori è che la tragedia fu causata da “plurimi errori umani”, forse compiuti “da più di tre” dipendenti della società Ferrotramviaria che gestisce la linea in concessione, non solo dunque del capostazione di Andria che quel giorno avrebbe fatto partire il treno senza attendere l’arrivo di quello da Corato.
A questo occorre aggiungere gravi carenze organizzative che non escludono responsabilità da parte dei vertici di Ferrotramviaria. Il pool di magistrati che indaga sulla vicenda, a distanza di un anno sta per emettere le notifiche riguardanti la conclusione delle indagini.
La Procura di Trani ha messo nel proprio mirino il non rispetto di norme sulla sicurezza sul lavoro che ha contribuito a causare il disastro ferroviario. A ciò occorre aggiungere l’obsoleto mezzo del “blocco telefonico”.
Un anno dopo, ci si chiede ancora “perchè”.