PINACOTECA COMUNALE D'ARTE CONTEMPORANEA: UN INCANTEVOLE LUOGO CHE PROFUMA DI STORIA E DI ARTE
E’ un sabato in cui si fa la storia! Comune di Ruvo di Puglia e Pro Loco insieme stanno per regalare ai ruvesi un museo civico che di sicuro incentiverà il turismo nella nostra città.
La Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea è un gioiello da custodire nel tempo così come le varie amministrazioni di Comune e Pro Loco hanno fatto per preservare il nostro passato.
Siamo tra i fortunati ad aver avuto modo di scrutare quello che è stato realizzato a distanza per completare il volere stesso di Domenico Cantatore che nel 1965 donò al Comune di Ruvo di Puglia la tela “Crocifisso” auspicando di suo pugno sul retro della medesima opera, l’istituzione di una Pinacoteca.
Dopo l’istituzione della Pinacoteca, avvenuta nel novembre 2014 in Consiglio Comunale, e dopo l’alacre lavoro del comitato tecnico-scientifico composto da autorevoli storici dell’arte, critici, studiosi di storia locale, architetti locali, si è giunti alla conclusione di un lungo periodo di studio e allestimento, durato circa due anni.
La Pinacoteca è costituita da 6 stanze, di cui una dedicata al pittore Michele Chieco, tre dedicate a Domenico Cantatore, una al Premio d’Arte “Città di Ruvo” tenutosi dal 1956 al 1967, ed una dedicata alla documentazione fotografica originale di Cantatore.
La Pinacoteca è anche dotata di bookshop, sala conferenze ed un suggestivo atrio all’aperto, cornice ideale per eventi culturali. I visitatori della Pinacoteca potranno fruire anche della lettura di alcuni scritti di Cantatore, di documenti storici originali, di fotografie che li accompagneranno lungo i corridoi nel passaggio tra le varie stanze.
Un piccolo gioiello dove ammirare opere di Domenico Cantatore, Mauro Grumo, Michele Chieco, Luigi Guerricchio, Francesco Di Terlizzi, Silvana Brandonisio, Giuseppe e Raffaele van Westerhout, Silvio Dodaro, Cesare Marino, Michele Manzi, Giuseppe Ruscitti, Filippo Alto ed altri.
All’evento parteciperanno istituzioni della Regione Puglia e personalità nazionali del campo dell’arte e dei beni culturali.
L’inaugurazione vedrà la performance di danza contemporanea ispirata alla poetica del M° Domenico Cantatore dal titolo “Gesto Sospeso”, a cura del Coreografo Giulio De Leo.
Gesto Sospeso è dedicato al Maestro Domenico Cantatore, alla sua straordinaria capacità di raccontare gli uomini e gli elementi naturali attraverso il caleidoscopio dell’ozio e della quiete.
Nel silenzio vibrante delle sue figure il movimento risuona ancora. Sembra appena cessato. Allo stesso tempo la loro placida accoglienza si fa presagio del movimento cui inesorabilmente torneranno.
La capacità di evocare movimento, storia e identità, senza mai descriverne e circoscriverne i tratti, dona a chi osserva le opere di Cantatore la certezza che tutto possa parlare al cuore di un uomo, purché tale corrispondenza rimanga segreta, misteriosa. Le parole e i gesti chiassosi del quotidiano tradiscono l’essenza universale degli esseri e immancabilmente avrebbero tradito anche la sua opera.
Gesto Sospeso è un’azione coreografica dedicata alla sospensione del tempo e al silenzio, l’umile piedistallo su cui la nostra piccola umanità torna a brillare di luce universale. L’azione si svilupperà in due tempi/spazi distinti.
Tempo I
Biosculture
L’azione si svolgerà nei corridoi dell’ex Convento dei Domenicani e si articolerà in una serie di sei biosculture liberamente ispirate alle solitudini femminili di Domenico Cantatore e di una bioscultura liberamente ispirata ai gruppi di figure della serie Gente del Sud. Ciascuna solitudine femminile sarà realizzata nello spazio limitato di piedistalli di misura variabile (m1,1×1,1 o m 1×2) e caratterizzata da una campana sonora che diffonderà stralci diversi del concerto n. 2 in F min. per pianoforte e orchestra di F. Chopin, opera tanto amata dal Maestro Domenico Cantatore. Il corridoio ovest dell’’ex Convento dei Domenicani, su cui non si affaccia alcuna stanza fruibile al pubblico, ospiterà invece la bioscultura dedicata ai gruppi di figure di Gente del Sud.
Grazie all’utilizzo di campane sonore, per lo spettatore la musica sarà ben udibile soltanto in un rapporto di stretta vicinanza alle interpreti. In questo modo lo spettatore ricaverà dalle coreografie sensazioni differenti in funzione della distanza di osservazione che sceglierà. Il pubblico sarà libero di muoversi intorno ai piedistalli e di scegliere se, come e quando sostare.
Le sei biosculture tesseranno un sottile filo rosso in grado di accompagnare lo spettatore nella visione delle opere da una stanza all’altra della pinacoteca. Le azioni coreografiche in dialogo con le opere grafiche e pittoriche esposte contribuiranno così a rinnovare lo sguardo e l’attenzione del pubblico.
Tempo II
Ulivi
L’azione si svolgerà alle 21:00, al termine della serata di apertura, nella sala conferenze dell’ex Convento dei Domenicani e avrà una durata massima di 30 minuti. Sei danzatrici incarneranno un filare di ulivi idealmente osservati nel fluire di un tempo secolare, una serie di variazioni sul tema della spirale, il movimento più importante per la storia della vita sul nostro pianeta. La spirale è ovunque, nel tronco di un ulivo come nella struttura del DNA. Nell’uliveto più antico del Mediterraneo gli Ulivi grazie a infiniti cicli di erosione e ricrescita si sono spostati di qualche metro in tremilacinquecento anni. Alcune parti della stessa pianta ricrescono lentamente in direzioni differenti e si allontanano fra loro al punto da sembrare tante diverse piante riunite a formarne una.