Cultura

PICCOLI PASSI SUI SENTIERI DI ISAIA NEL VIALE DEI GIUSTI DI SERRA PETRULLO CON GLI ALUNNI DEL SECONDO CIRCOLO

Sui sentieri della giustizia, dei tanti e diversi giusti, si può camminare in tanti modi. Possono essere percorsi soprattutto nei segni di una pace situata, da cercare, da costruire, da formare in un orizzonte storico e avveniente allo stesso tempo…
Quei segni, i bambini delle quinte del 2° Circolo Didattico “don Bosco” di Ruvo di Puglia, in questi giorni di visita al Viale dei Giusti di Serra Petrullo, li stanno intrecciando. Non solo passeggiando nel Viale, con saltelli, sporcandosi le mani, e soffermandosi su alcune figure di Giusti che, nel paesaggio della Serra, vivono con piante e alberi, ma anche, dopo aver condotto, con maestre e insegnanti, ricerche e creativi laboratori su alcuni Giusti tra le Nazioni, sostando presso l’albero di Gino Bartali (un alto Brachychiton o albero fiamma) e presso quello di Giorgio Perlasca (un nostrano “antico” Nespolo invernale), due Giusti tra le Nazioni che, durante la Seconda Guerra Mondiale, salvarono migliaia di ebrei dallo sterminio nazista.
La posa di pietre, dai bambini disegnate e segnate con mille colori, immagini e citazioni, pietre che, come nella tradizione ebraica, si fanno perenne e duratura memoria, personale narrazione di giustizia e di presenza dell’altro, di dignità di ogni uomo offeso da violenza e distruzione; l’intreccio di campanellini e scacciapensieri con le piante e gli alberi del Viale perché, col vento, si facciano loro voce, si ascoltino, in silenzio, i suoni dei giusti, le tante domande dei bambini; la piantumazione di piantine aromatiche dei nostri territori, perché anche i profumi possano parlarci di giustizia e pace; i tanti straordinari, cartelli, disegni e poesie generati dagli alunni e donati a tutti noi perché li ascoltiamo, si offrono come significativi segni e altre voci di giustizia intrecciata alla pace che ci può aprire a nuovi cammini.
Un angelo di pietra sta a Serra Petrullo, nel Viale dei Giusti.
Si racconta che l’angelo sia il custode dei bambini. Ma è il custode dei bambini perché, con le ali aperte al passato per accogliere e risanare l’infranto e le ferite, guardando il paradiso, e cercando di ricomporle e risvegliarle, si fa, da sempre, custode di giustizia e di pace.
Si sta rivestendo, quell’ angelo di pietra, di colori. Si approssima…
Invisibile sulle sue piccole e piegate ali sta scrivendo: “Chi salva una vita, salva il mondo intero”.

Fondazione “Angelo Cesareo”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

In order to use this website we use the following technically required cookies
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi