Palazzo Avitaja

PIAZZA MATTEOTTI: IL SINDACO DICE NO ALLA PROCEDURA REFERENDARIA

Riceviamo e pubblichiamo nota dell’amministrazione comunale con la quale si afferma l’emissione del decreto sindacale con cui ieri il sindaco Vito Ottombrini ha emesso il decreto sindacale con cui respinge ufficialmente la procedura referendaria che intendeva bloccare il progetto di riqualificazione di Piazza Matteotti.

“Il quesito “Vuoi tu che il Piano di Riqualificazione imposto dal Comune sia sostituito da un nuovo Piano rispettoso della memoria storica, dell’identità storico – culturale della Città, scelto eventualmente tra più proposte e rispettoso della partecipazione attiva dei cittadini?” è stato dunque bocciato dal Sindaco, che con questo atto ufficiale ha di fatto sposato in pieno gli argomenti espressi dalla Commissione tecnica incaricata, ai sensi dello statuto comunale, di esprimere un parere circa l’ammissibilità il quesito referendario.

La commissione infatti, se da un lato ha riconosciuto la regolarità della costituzione del comitato promotore, verificato che la materia del quesito sia compresa tra quelle sottoponibili a referendum e constatato la correttezza formale del quesito; ha tuttavia eccepito che proprio il quesito proposto sia nel merito troppo generico, in quanto non propone una precisa alternativa rispetto al progetto che con lo stesso referendum si intende respingere. Inoltre, sempre a parere della commissione esaminatrice, la formulazione del quesito non è del tutto in linea con la natura consultiva dell’istituto referendario, poiché non si limita a sottoporre all’attenzione dei cittadini una valutazione circa l’adeguatezza del progetto già approvato, ma arriva a proporre la sostituzione di esso con un nuovo progetto. Una evenienza che peraltro comporterebbe un prevedibile, notevole, allungamento dei tempi (attesa della conclusione dell’iter referendario, individuazione di una modalità di presentazione di progetti alternativi, selezione del nuovo progetto con la partecipazione dei cittadini, una nuova procedura per l’assegnazione dei lavori e in fine la conclusione dei lavori stessi). Una tempistica incompatibile con la scadenza del 20 dicembre 2015, vincolante per l’ottenimento delle risorse già stanziate per questo dalla Regione Puglia.

Inoltre, un eventuale avvio dell’iter referendario comporterebbe l’annullamento della procedura per l’aggiudicazione definitiva dei lavori attualmente in pieno svolgimento con possibili riflessi sotto il profilo della responsabilità precontrattuale e conseguenti effetti in termini di danno erariale prodotto dall’amministrazione.

Per tutto questo il Sindaco ha decretato di non ammettere alla procedura referendaria (di cui all’art. 42, c. 5 e segg., all’art. 43 e all’art. 44, dello Statuto comunale) il quesito presentato dal Comitato promotore Piazza Castello.

Il comitato avrà ora la possibilità di fare ricorso al Consiglio Comunale, quindi al TAR, in fine al Presidente della Repubblica”.

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