PIANO SOSTA, L’ANALISI DEI “GRILLI RUBASTINI”: “DESTINARE I PROVENTI A UN FONDO PER IL RIPRISTINO DELLA SEGNALETICA VERTICALE E ORIZZONTALE”
Il piano sosta è entrato nella fase di analisi delle proposte giunte dalla cittadinanza. Dopo un attento studio, i “Grilli Rubastini” hanno fatto giungere all’amministrazione una nota con la propria proposta.
“Abbiamo appreso – si legge nella nota – di un piano per la regolamentazione dei parcheggi, giusta delibera di Giunta n. 162 del 25-05-2016, nel nostro Comune e lungo le zone più ad evidenza di traffico. Codesta Amministrazione vorrebbe sostanzialmente creare delle aree a pagamento con relativo abbonamento per gli aventi diritto nelle zone a questi delimitate. Il legislatore è stato chiaro sulla fattibilità dei piani di parcheggio e cioè che le aree a pagamento devono essere realizzate per l’ottenimento di aree ben più vaste e sotterranee, alfine di salvaguardare il patrimonio artistico e storico dei borghi antichi, nonché incentivare la viabilità ecososternibile, che però non conosciamo ancora quale obiettivo effettivamente Codesta Amministrazione vuole raggiungere e soprattutto come saranno devolute le somme che si otterranno dal piano“.
“Il legislatore, comunque, – proseguono – tiene a formalmente ribadire un principio, dalla dottrina e dalla giurisprudenza unanimemente considerato fondamentale per il rispetto della libertà individuale di movimento (art. 16 della Carta Costituzionale), per il quale, nell’ipotesi sopra descritta, il Comune deve, “su parte delle stessa area, ovvero su altra parte, nelle immediate vicinanze (.….), riservare una adeguata area destinata a parcheggio, rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo della sosta”. Né altrettanto, appare palese che ci siano condizioni di rilevanza urbanistica tali da derogare a questo principio per esigenze e condizioni particolari di traffico. Ne consegue che una deroga alla regola imposta dal legislatore diventerebbe un vero e proprio abuso dell’amministrazione. Che l’estesa area messa a vincolo di parcheggio a pagamento, condizionerebbe l’autista non residente il quale non potendo usufruire delle tariffe accessorie quali l’abbonamento settimanale, mensile e annuale, avrebbe serie difficoltà a trovare spazi liberi. Che si avrebbe, a parità di condizioni una disparità di trattamento tra cittadini. Infatti ci piace far osservare che il cittadino anagraficamente residente, può ottenere un permesso di parcheggio (nella sua “zona”), a titolo quasi gratuito (e anche questo pur ridotto pagamento è giuridicamente inaccettabile perché ingiustificato). Così invece non avviene per altri cittadini che, pur dimorando – per impegni di lavoro, od altro – nella stessa città, sono costretti, per disporre del richiamato permesso, ad un esborso specifico ed a prestazioni personali impegnative (documenti, attese, spostamenti, ecc.), onde ottenerlo. Tutto questo contrasta con un altro Diritto Costituzionale meglio evidenziato nell’arti 3 della nostra Costituzione“.
“Se il legislatore – commentano i “Grilli Rubastini” – delega agli enti territoriali e quindi al Comune la possibilità di poter installare aree a pagamento della sosta in contropartita alla migliore ecosostenibilità veicolare, che ad oggi, non siamo a conoscenza di un vero e proprio piano parcheggi, ne di aree e canalizzazioni ciclopedonali e di trasporto pubblico di collegamento con le zone cittadine tra esse e che influenzerebbero positivamente i residenti a lasciare sotto casa il proprio veicolo per utilizzare quanto predisposto dall’ente in mezzi e servizi di collegamento tra i vari punti della città, chiediamo
di avere contezza sulla possibilità di aree e isole di parcheggio per poter far sì che i non residenti nelle zone interessate, possano egualmente godere del diritto di parità di trattamento di condizioni tra cittadini, di parità di censo per l’utilizzazione degli spazi pubblici a pagamento e di libertà di movimento nelle aree cittadine qualsiasi esse siano con l’asservimento di mezzi e servizi pubblici. Di adottare le regole imposte dal legislatore sulle zone interessate da aree a pagamento senza deroga alcuna; e cioè che si abbiano uguali aree di sosta a pagamento e di sosta libera,
che in prossimità di farmacie, centri di primo soccorso, scuole, luoghi di culto e in tutti i siti sensibili siano presenti aree di sosta breve non condizionate ad alcuna tariffa, che fatte salve le norme imposte dal legislatore, l’ente provveda immediatamente ad investire tali flussi di cassa per la sicurezza stradale cittadina con il ripristino della segnaletica orizzontale, la nuova segnaletica verticale e quella luminosa, che difetta in tutto il centro abitato“.