PIANO SOSTA, IL RUMORE DELLA PIAZZA
Un incontro/scontro avveniristicamente positivo quello tenutosi in Piazza Menotti Garibaldi; cui tema è stato il martirio dei parcheggi.
“Che fine faremo?”-“Dove andremo a parcheggiare?”-“È indispensabile affliggere i cittadini con l’ennesima tassa per far cassa?”.
Queste e molte altre osservazioni sono giunte dal pubblico che numeroso (ma al di sotto delle aspettative-visto il tema- ndr) ha partecipato al dibattito.
Un doveroso preambolo del Sindaco ha introdotto le finalità del progetto, gli obiettivi, il modo e i tempi necessari per raggiungerli, lasciando le specifiche al Consigliere Irene Turturo che ha avuto l’incommensurabile compito di analizzare e catalogare prima ed illustrare poi le oltre cento fra proposte, dubbi e suggerimenti che sono giunti tramite social, mail e appositi canali.
Molti gli spunti interessanti, mirati principalmente alla salvaguardia del centro storico, finalizzati a confluire nell’ultimo disperato tentativo di rianimarlo rendendolo a misura d’uomo e non di macchina.
Altrettanto rilevanti i pareri scettici e critici di chi vede il progetto come l’ennesimo tentativo di imporre una tassa, improduttiva, finalizzata a creare disagi per chi il centro storico lo vive ogni giorno, come commercianti e residenti.
Di spunti per stravolgere il piano così come concepito ce ne sono stati tanti.
Una cosa è certa bisogna intervenire per dare una svolta e rilanciare un tesoro quale il centro storico, incompreso, in stato di abbandono, inespresso e tirato a lucido forse solo nelle occasioni mondane.
È un patrimonio comune e fin quando si continuerà a coltivare il proprio orticello in modo egoistico non si riuscirà dare il giusto lustro.
I parcheggi a pagamento non sono la soluzione se limitati al semplice dislocamento delle autovetture al di fuori del nucleo antico.
Una politica mirata alla mobilità sostenibile, al l’abbattimento delle barriere architettoniche, all’installazione di bike sharing, al potenziamento della rete pubblica di trasporti, all’allestimento e completamento di zone vivibili come le numerose piazze e piazzette con appositi arredi urbani potranno essere il punto di partenza per un piccolo sacrificio individuale destinato al benessere della collettività.
L’auspicio è che l’amministrazione colga i numerosi interventi e faccia tesoro delle proposte per approntare con i giusti tempi un progetto più utile alla cittadinanza inserito in un programma di sviluppo territoriale, commerciale, agroalimentare degno dei tempi e delle esigenze dei cittadini.