PIANO SOCIALE DI ZONA: AL VIA GLI INCONTRI PER LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA
Al via il lavoro preparatorio per il nuovo Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale Corato-Ruvo-Terlizzi.
Previsto dal IV Piano Regionale delle Politiche Sociali (2017-2020), il Piano Sociale di Zona vuole essere uno strumento di programmazione integrata delle politiche sociali territoriali, attraverso un processo di progettazione partecipata aperto a chiunque operi, a vario titolo, nel settore: dalle istituzioni alle associazioni, dagli operatori socio-sanitari alle imprese sociali, dal mondo dell’istruzione a quello produttivo fino ai semplici cittadini. Obiettivo del Piano Sociale è la creazione di un sistema di welfare plurale, basato sui bisogni delle comunità e sul raggiungimento degli obiettivi attraverso il lavoro di rete.
La costruzione partecipata del piano avverrà attraverso un ciclo di tavoli di progettazione suddivisi per aree tematiche con incontri presso la sala consiliare del comune di Corato in piazza Marconi 12, sede scelta per creare unitarietà, snellezza organizzativa e facilità di accesso all’intero percorso.
Questo il calendario degli incontri:
Giovedì 12 aprile ore 17:00, incontro con le organizzazioni sindacali.
Martedì 17 aprile ore 17:00, tavolo di progettazione partecipata “prima infanzia, minori e famiglie”.
Giovedì 19 aprile ore 17:00 tavolo di progettazione partecipata “contrasto alle povertà con percorsi di inclusione attiva”.
Martedì 24 aprile ore 17:00 tavolo di progettazione partecipata “cultura dell’accoglienza e potenziamento del Welfare d’accesso”.
Giovedì 26 aprile ore 17:00 tavolo di progettazione partecipata “disabilità e non autosufficienza”.
Giovedì 3 maggio ore 17:00 tavolo di progettazione partecipata “prevenzione e contrasto maltrattamento e violenza”.
La scheda di iscrizione per l’adesione a uno o più tavoli è disponibile sul sito del comune di Ruvo al link http://www.comune.
“Il nuovo Piano Sociale di Zona – ha detto l’assessora alle Politiche Sociali del Comune, Monica Montaruli – rappresenta per il nostro territorio una straordinaria opportunità di crescita e di coesione. Il modo di pensare e di programmare il welfare locale è in continuo cambiamento, pur apparendo ormai consolidato il metodo della concertazione territoriale e di rete. Siamo chiamati a dare un contributo concreto e innovativo, mettendo a disposizione quelle risorse di capitale umano e sociale di cui la nostra comunità è ricca e che dovremo essere capaci di valorizzare anche in questa occasione. Auspico, dunque, la massima partecipazione e il coinvolgimento attivo di tutti coloro che, quotidianamente per lavoro, mandato istituzionale o spirito solidaristico, sono accanto a quanti vivono situazioni sociali, familiari, lavorative e personali difficili.”