"Perché non è stata notificata ai consiglieri un'importante sentenza della Corte dei Conti?" chiede il Partito di Rifondazione Comunista
La trasparenza è uno dei valori fondanti di una sana comunità armoniosa nella quale se non vige la perfetta informazione, dovrebbe esistere quella “migliore possibile”. E pare che a Ruvo di Puglia questa affermazione sia disattesa alla luce di fatti che sono emersi a seguito di approfondimenti operati dal consigliere comunale uscente, il sig. Felice Di Modugno.
Non è stata notificata ai consiglieri comunali, al Presidente del Consiglio Comunale e altri organi una sentenza della Sezione di Controllo della Corte dei Conti che accerta criticità nei rendiconti relativi agli anni 2012 e 2013 così come risultanti dalle relazioni degli organi di revisione del Comune di Ruvo di Puglia, disponendo che la stessa sia trasmessa ai consiglieri comunali e al Presidente del Consiglio.
E’ importante conoscere questi dati per poter approvare il bilancio di previsione, documento di pianificazione economica e di programmazione politica che stabilisce in via preventiva quanto il Comune deve spendere per l’anno in corso.
Ma ricostruiamo brevemente i fatti.
Il giudice istruttore della Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, dopo aver esaminato la relazione degli organi di revisione del Comune di Ruvo di Puglia sui rendiconti relativi agli anni 2012 e 2013 e aver ricevuto delucidazioni dal sindaco Vito Ottombrini sugli stessi, nota delle criticità (pag. 2 della sentenza) tra cui disavanzi 2012/2013; mancata lotta all’evasione tributaria; errata contabilizzazione conto terzi; debiti fuori bilancio; inefficiente gestione del patrimonio immobiliare; criticità inerenti agli organismi partecipativi.
Quindi fissa un’udienza per il 14 aprile 2016 , presso la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti compaiono in udienza pubblica – quindi chiunque può assistere, previa informazione- il Sindaco Vito Ottombrini, il Segretario Comunale Maurizio Moscara, l’Assessore al Bilancio Salvatore Di Rella e la Dirigente Area Programmazione Economica Rosaria De Tommaso.
Alla fine viene emessa una sentenza che accerta la sussistenza delle criticità e dispone che il Comune di Ruvo di Puglia adotti ogni misura correttiva idonea a superarle definitivamente e dispone che copia della stessa sia trasmessa, a cura della Segreteria della Sezione, al Presidente del Consiglio Comunale affinché ne dia comunicazione all’Organo Consiliare, al Sindaco e all’organo di revisione dell’Ente.
La sentenza viene depositata in Segreteria del Tribunale il 28 aprile 2016 ed è notificata al Comune di Ruvo di Puglia, tramite PEC, il 2 maggio 2016 ma non viene trasmessa ai suddetti organi fino a quando il consigliere comunale Felice Di Modugno non ne scopre l’esistenza il 25 maggio e chiede per quale motivo, per ventitre giorni, la sentenza sia rimasta “secretata”.
Quello che è grave è che sia venuto meno il diritto di conoscenza da parte dell’Organo consiliare, che rappresenta i cittadini. Infatti come possono i consiglieri comunali approvare il bilancio di previsione sapendo che esistono delle criticità?
Intanto il bilancio doveva essere approvato il 30 aprile 2016 e non è stato fatto tanto che il Prefetto della Provincia di Bari ha diffidato il Comune di Ruvo di Puglia ad approvarlo perentoriamente entro il 3 giugno 2016.
Ma quello che è grave è che è stato arrecato un pregiudizio di natura politica e sostanziale.
Infatti la sentenza è stata notificata tramite PEC il 2 maggio e il 7 maggio si dovevano depositare le liste presso l’Ufficio Elettorale del Comune di Ruvo di Puglia. Questo significa che se la sentenza fosse stata immediatamente notificata al Presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri, si sarebbe indetto, prima del 7 maggio, un consiglio comunale d’urgenza per discutere del grave deficit in cui versa il Comune di Ruvo di Puglia e magari qualche candidato alla carica di consigliere comunale o anche sindaco(?!) avrebbe fatto un passo indietro sapendo che nei prossimi cinque anni sarebbe stato sovrastato dalla spada di Damocle del fallimento.
Non solo. Si dice che il Comune di Ruvo di Puglia abbia sì dei debiti ma tali da non dichiarare stato di dissesto economico. Si spera nella boccata di ossigeno dei Fondi Strutturali, ma questi non sono a fondo perduto e vengono erogati agli Enti pubblici che non si trovino in una situazione economica così precaria.
Pasquale Raffaele e il Partito di Rifondazione Comunista chiedono, pertanto, conto di questo all’Assessore al Bilancio Salvatore Di Rella.
Sono state superate le criticità accertate in sentenza? Ma, cosa più grave ed è quello su cui si intende focalizzare maggiormente l’attenzione, perché i consiglieri non sono stati preventivamente informati?
E quando si parla di consiglieri, si parla anche dei cittadini di Ruvo di Puglia che avrebbero avuto contezza dello stato di deficit in cui versano le casse comunali assistendo pubblicamente, come sempre, al Consiglio Comunale, presidio di democrazia.