PER RACCONTARE IL “VERO” BISOGNA ESSERE LIBERI DA INTERESSI
Ci sono situazioni nelle quali le toppe sono peggiori dei buchi stessi. Ci sono volte nelle quali il diretto interessato non viene ascoltato per cercare un chiarimento, ma si cerca una difesa personale che è peggiore dell’accusa stessa.
Siccome le notizie che fornisce ruvesi.it sono sempre verificate e hanno come principale obiettivo quello di raccontare il “vero”, ci chiediamo se chi punta il dito, senza alcun diritto, contro un’altra testata giornalistica locale sia nelle condizioni di poterlo fare e sia scevro da interessi personali.
In merito all’articolo pubblicato il 2 gennaio sul disservizio legato al rinnovo dell’abbonamento, c’è chi, invece, di risolvere la problematica relativa a lunghe code e a pesanti lamentale o di andare incontro a chi lavora, si arrabbia con noi per una notizia ritenuta “non vera”.
Gli orari, comunicati dalla nostra editorialista nell’articolo del 2 gennaio, sono stati verificati direttamente presso l’ufficio della Polizia Locale: 8-12. Altri utenti in rete hanno comunicato la stessa notizia appresa dagli uffici di supporto all’azienda stessa.
Non vi era nessun foglio che avvisasse l’utenza dell’orario di apertura e chiusura dello sportello, nè tantomeno ci saremmo aspettati che alle ore 12.00 la gente in coda fosse rimandata al mittente.
Per la verità non avremmo mai immaginato che nel 2020 il rinnovo dell’abbonamento delle strisce blu non si potesse fare attraverso un pagamento on-line o attraverso un bollettino postale. O, peggio, una società privata trovasse posto in uffici pubblici del Comune di Ruvo di Puglia.
Lo scenario del 3 gennaio è stato delirante, ma non come scritto nella ricostruzione fornita in altre parti e di certo per altri motivi. Alle 8.30 le persone in coda erano 15, tutti lavoratori che si sono presentati il prima possibile per evitare di tardare l’orario della propria attività. E lo sappiamo bene perchè eravamo in coda come altri cittadini ruvesi.
Il delirio si è scatenato più tardi, quando in molti non comprendevano il perchè di una apertura limitata solo ed esclusivamente a orari lavorativi. Poi in molti hanno letto della proroga attraverso un cartello firmato dagli uffici della Polizia Locale con tanto di logo del Comune di Ruvo di Puglia.
Una sola persona, seppur reattiva, non può smaltire code composte da centinaia di persone.
C’è chi, al pomeriggio, ha steso i tappeti rossi all’azienda in questione per 6 giorni di proroga per il rinnovo, mentre le macchinette inghiottivano soldi da parte di coloro i quali, dopo attese interminabili, non hanno potuto effettuare il rinnovo dell’abbonamento e sono stati costretti a fare il ticket presso il parcometro. Tutto lecito, per carità, ma a molti è venuto il dubbio che quando si parla di tutela del cittadino o di rilancio del commercio, nel concreto non si mette in atto nulla di tutto ciò.
Per non parlare di chi si è recato allo sportello e dopo una lunga fila ha appreso di non dover più fare l’abbonamento, perchè le strisce della sua via sono state colorate di “bianco”. Come mai l’azienda non ha fornito tutti i dettagli del cambiamento?
Per cui capite bene che si è cercato di mettere una toppa a un buco enorme, a un disservizio davvero clamoroso e ricco di contraddizioni.
Ma cosa vi aspettate da un’amministrazione come quella di ruvo? Un sindaco che ringrazia gli uffici che seguono la problematica delle strisce blu senza controllare alcunché e senza verificarne la realizzazione degli impegni assunti dal gestore; un gestore che pensa solo a far soldi; un tecnico di traffico che fa posizionare gli stalli al centro della carreggiata ( vedi piazza bovio); un assessore al ramo sconosciuto ai cittadini e non consapevole delle problematiche ruvesi; una maggioranza consiliare inesistente e pronta a fare solo sofismi inutili ( il caso dei portatori di handicap degli ultimi consigli comunali). Cari ruvesi ognuno è autore del proprio destino. Avete votato questo signore, tenetevelo e non date fastidio. La prossima volta aprite gli occhi di fronte ai sinistri pardon alla sinistra, quella sinistra con il Rolex, la pancia piena e la puzza dei cittadini sotto il naso. Questo è il sindaco di ruvo.
Egregio direttore
Scrivi oggi che per raccontare il vero bisogna essere privi di interessi. Orbene quali interessi ti agitavano allorquando ti ho inviato articolo e foto di operai che nel dipingere le strisce pedonali vicino alla scuola bovio, frequentata da alunni piccoli dipingevano la prima e l’ultima fascia dei passaggi pedonali e non tutte le strisce? Quali interessi ti agitano se non appena pubblico un commento ad in articolo lo stesso sparisce o va in fondo, a differenza di altri? La verità piaccia o no va sempre rispettata. Meditate gente meditate.