Per questo è “volgare” la pubblicità della “lavatrice a 90°”…
Un mio breve corsivo sulla vicenda del 6×3 che ha scandalizzato per l’offerta promozionale di San Valentino.
Penso che la pubblicità della “lavatrice a 90°” sia l’evoluzione un po’ greve delle réclame degli anni ’50 e ’60 dove la donna, chic nel suo candido grembiulino annodato su gonne e abiti impeccabili, compiaciuta e grata si dedicava all’uomo di casa, impeccabile con le pantofole portate da lei, seduto in poltrona mentre legge il giornale.
Donna che è assimilata al focolare e quindi a tutto quello che lo manda avanti. Facile, quindi, l’accostamento “donna-lavatrice”. Sessismo espresso in modo soft quello d’antan a cui si lega quello espresso in modo grossolano ai giorni nostri.
Ma il fatto è che il sessismo è nella sostanza volgare, sempre e ovunque, in qualsiasi forma: quando le donne non sono rispettate a casa o sul posto di lavoro, sono pagate meno dei colleghi a parità di mansioni; devono dare e dimostrare sempre di più.
Ed è per questo che è “volgare” la pubblicità della “lavatrice a 90°”.