PER NON DIMENTICARE: “LA FARFALLA”
Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la “Giornata della Memoria” per non dimenticare l’incubo dell’Olocausto e le sue vittime.
La data venne istituita ufficialmente dalla Repubblica Italiana nel 2000 per ricordare l’orrore della Shoah. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata rossa buttarono giù i cancelli di ingresso al campo di sterminio nazista di Auschwitz, in Polonia.
In occasione della Giornata della Memoria vi proponiamo una poesia di Pavel Friedman. Il poeta ebreo visse in Repubblica Ceca sotto il nazismo e fu deportato nel ghetto di Terezin e da lì successivamente ad Auschwitz, dove morì.
“La farfalla” racconta la tragica vita nel ghetto, dove le farfalle non vivono.
LA FARFALLA
“L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
L’ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto”.
[Pavel Friedman]