PER CLIMA PAZZO -40% ASPARAGI NEL FOGGIANO; OTTIMA QUALITÀ CHE VA A RUBA
Il maltempo con le temperature più basse della media stagionale e repentine quanto violente bombe d’acqua hanno fatto crollare la produzione di asparagi del 40%, con prodotti di ottima qualità molto richiesti dal mercato. A comunicarlo è Coldiretti Puglia, con la raccolta di asparagi agli sgoccioli in provincia di Foggia che da sola produce 40mila tonnellate di asparagi su una superfice di oltre 8mila ettari, pari al 60% della produzione di asparagi in Italia.
Gli sbalzi continui delle temperature e le piogge violente soprattutto a maggio – spiega Coldiretti Puglia – hanno determinato il rallentamento della maturazione degli asparagi con il periodo della raccolta che si è allungato, mentre sotto le bombe d’acqua parte del prodotto è andato irrimediabilmente perso.
La campagna 2023 in termini qualitativi è stata ottima – aggiunge Coldiretti Puglia – per gli asparagi tanto buoni da andare lateralmente a ruba, con raid nelle campagne del foggiano, dove a sparire sono state intere file di pregiati asparagi, complice il buio della notte.
E’ stato, intanto, intrapreso il percorso – aggiunge Coldiretti Puglia – per il riconoscimento comunitario della Indicazione Geografica Protetta all’asparago della provincia di Foggia, affiancando al contempo un progetto di ricerca condotto dalle Università di Foggia e Bari, da Coldiretti e Futuragri, leader nella produzione di asparagi, contro il cosside dell’asparago, un lepidottero che arreca gravi danni alla produzione con la distruzione delle radici da parte delle larve, pregiudicando la sopravvivenza della pianta già dopo i primi 2-3 anni.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne, ma anche a causa degli insetti e dei patogeni alieni che hanno invaso le campagne pugliesi a causa del surriscaldamento.