Storie di ruvesi: Pasquale Giangaspero e la passione per l’occhialeria
Sul piede orientale delle Murge, Ruvo si erge, in tutto il suo splendore, nella zona più a nord del tacco d’Italia. Storia, arte, cultura, ma anche olio, vino, querce e prodotti tipici della tavola pugliese si mescolano insieme e rendono il comune di Ruvo di Puglia polo attrattivo della città metropolitana di Bari. Tradizioni e storie si diramano nei vicoli più stretti del centro storico ruvese, fino alle arterie più pulsanti del paese, sussurrando racconti di chi, quei vicoli, li ha percorsi da bambino e dei quali non riesce più a fare a meno.
Silenziosamente eloquente, come solo le mura sagge di una città storica sanno essere, Ruvo è una culla di cittadini che percepiscono il legame con la propria terra. Cittadini che curano queste radici e partoriscono nuove idee che possano cucire un abito sempre più bello a questo paese.
Cittadini che hanno fatto di Ruvo la loro casa e il loro mestiere.
Difatti, tante sono le attività storiche e recenti nate tra le mura ruvesi, come quella di Pasquale Giangaspero, il 28enne, protagonista della quinta puntata di Storie di Ruvesi, che ha fatto della sua passione per l’occhialeria, il design e gli accessori un lavoro.
Formatosi come orafo presso la Scuola d’Arte, ha seguito le orme di suo padre nel laboratorio orafo di famiglia, sito nel cuore della nostra Ruvo dal 1980.
Tradizione e innovazione, miscelate alla passione e alla cura per i dettagli, hanno dato origine ad un progetto di produzione strettamente artigianale di occhialeria: Metio.
Metio, “artigianale” in lingua Esperanto, è nato dall’idea del giovane concittadino di creare un prodotto per uso personale, personalizzato e unico, che realizzasse le proprie esigenze di un accessorio di pregio e ricercato, fatto a mano.
Idea che poi si è tramutata in un percorso, di oramai 8 anni, di stampo sartoriale.
Così Pasquale ha iniziato ad accogliere la richiesta del cliente, a proporre qualcosa di diverso, innovativo e assolutamente unico.
Di qui, l’allestimento di collezioni che vantano occhiali realizzati in lastra di acetato Takiron Rowland o Mazzucchelli Italia, cerniere tedesche e lenti Zeiss. Materie prime pregiate come il legno puro, connubio tra sperimentazione e meticolosa artigianalità.
Peculiare la collezione The artist, ispirata a personaggi iconici e artisti del panorama culturale, cinematografico e musicale mondiale.
“Crediamo nel Made in Italy e siamo orgogliosi del nostro lavoro ogni qualvolta terminiamo la produzione di un prodotto Metio. Questo perchè ogni occhiale è intriso di tradizioni e di sapere che rimandano alla vera identità dell’artigianato Italiano.” – si legge sulla pagina internet di Metio.
“Ogni fase della produzione dell’occhiale viene studiata, progettata e realizzata nei nostri laboratori in Italia. La progettazione della montatura si avvale dell’ausilio di software C.A.D. in binomio con macchinari CNC.”
Dunque, Metio è un laboratorio artigianale di occhiali di pregio in serie limitata che combinano l’artigianato di precisione con materiali preziosi.
La scelta di questi ultimi deriva, invece, dall’attività di bottega del padre, Giovanni Giangaspero. Artigiano orafo, disegnatore e creatore di gioielli preziosi, Giovanni da oltre trent’anni, è appassionato di arte e di design del gioiello. Inseparabile dal suo banchetto di lavoro, per lui l’artigianato di precisione è alla base di tutto.
Cura e maestria le caratteristiche del lavoro di padre e figlio che, legati al nostro paese, continuano ogni giorno ad impreziosirlo, fondendo le antiche tradizioni alle idee che una mente giovane, brillante e al passo con i tempi può generare.
Articolo di Ruvesi.it