Pasqua di Resurrezione
“Pasqua vuol dire passaggio da una religione pagana, politeista, durata duemila anni. Il Cristianesimo è l’inizio di una nuova religione o meglio di un cammino di fede, di luce che dura da duemila anni.
Cristo, nel quale si era incarnato lo spirito di Dio e parlava per mezzo di lui, dopo la morte e deposto dalla croce, fu portato nel sepolcro di Giuseppe di Arimatea fino a quando fu portato nel suo: nessuno vide come e quando risuscitò, poi lì non c’è stato tramandato né con uno scritto né verbalmente.
La risurrezione è il testamento dei precetti o insegnamenti che Cristo ha dato all’umanità durante la sua vita terrena. Tali precetti possano riassumersi nel discorso della montagna: nessun uomo può prevaricare un suo simile.
Purtroppo in pochi hanno accolto e praticato tali insegnamenti. Faccio memoria storica di tre Santi per esempio: Giovanni Bosco, Filippo Neri che furono maestri e amici dei giovani, specialmente di quelli che vivevano ai margini della strada e rubavano una pagnotta di pane o una mela per sfamarsi, poiché all’epoca c’era tanta miseria e di Teresa di Calcutta che curava le piaghe dei lebbrosi. Di questi Santi dovremmo averne il ricordo e l’esempio.
E’ noto che quando vi è stato il passaggio da un millennio ad un altro vi è stato un cambiamento epocale.
Siamo all’inizio del terzo millennio e stiamo attraversando un periodo buio in tutta la sua forma. Mai come ora l’umanità ha bisogno di mettere in pratica la Resurrezione, ci auguriamo che andando avanti la situazione migliori e la speranza è riposta nei giovani che hanno una vita davanti e a loro auguriamo un cammino di fede e serenità.
L’emblema di quanto sopra detto è la statua del “Cristo Risorto”, con le braccia protese dalla vita sulla morte e con questo auguro indistintamente a tutti una serena e Santa Pasqua”.
Lucia Ciliberti