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PARLA RUVESE IL TITOLO MONDIALE AZZURRO ALL’OMC DI PARIGI. MICHELE DI BISCEGLIE TRAINER PERFETTO

Il talento nella mani, la creatività che genera arte, l’impulso positivo nel creare bellezza. La carriera professionale di Michele Di Bisceglie si arricchisce di un altro tassello decisamente entusiasmante e storico. L’ennesimo titolo mondiale, stavolta da allenatore, per un hairstylist umile e geniale allo stesso tempo.

Nell’incontro-racconto della sua ultima vittoria, le emozioni sono tangibili. Innanzitutto perché ogni soddisfazione professionale ha una storia a sé, ogni momento della propria vita ha un sapore sempre diverso. Questo è il successo della maturità, un gradino più alto del podio, ancora mondiale, stavolta da punto di riferimento per altri ragazzi.

Negli occhi la soddisfazione di chi sa che solo rimboccandosi le maniche si raggiungono determinati risultati. L’umiltà che arricchisce gli altri e genera soddisfazioni in un ambiente sempre pronto subire le influenze esterne e ad adattarsi ai cambiamenti di mode ed epoche. La trasformazione costante mondo delle acconciature professionali è sotto gli occhi di tutti. Cambiano le tendenze, non si modifica lo status del “made in italy” sempre laborioso e ricco di creatività. La medaglia d’oro della nazionale azzurra all’“OMC – HAIRWORLD CUP 2018” di Parigi è una soddisfazione per il paese del tricolore. Un lavoro cominciato a marzo, con incontri abitudinali a week-end alternati. Michele Di Bisceglie assieme a Guglielmo Mangilli a trasferire consigli, passione e linee guida all’intera squadra. Un podio che era nell’aria visti gli ottimi successi conquistati, anche se l’argento ripetuto nelle ultime competizioni stava abbastanza stretto agli azzurri. Ottima partenza nel primo giorno di gare con un oro, un argento e un quinto posto, poi l’apoteosi arriva nelle sfide decisive: “In quella notte abbiamo messo a punto i particolari, l’adrenalina era alta e volevamo a tutti i costi sfatare il tabù del secondo posto. A Seul avevamo compromesso tutto nella seconda prova, stavolta volevamo essere lucidi e precisi fino in fondo”. A margine del concorso, l’apoteosi arriva nel premio “colore” decretato dalla giuria ufficiale. E’ lo stesso Michele Di Bisceglie ad aver seguito in toto le operazioni della squadra azzurra alla ricerca del “colore” dell’anno, concretizzatasi perfettamente. La consacrazione di “Creative Color Awards 2018” è una soddisfazione davvero immensa, perché si tratta di una prova di estrema precisione e soprattutto creatività e arte. “Siamo andati su toni forti e basi scure, quasi nere, dal viola in progressione pink. Bisogna cercare il giusto equilibrio tra eleganza e armonia tra i movimenti della testa e il colore scelto”.

Ci si gioco tutto in venti minuti, tappe di avvicinamento che durano mesi, per poi dimostrare grande reattività allo start.

Lui membro della giuria ha sofferto tantissimo nel non poter avvicinarsi a quello che per anni è stato il suo palcoscenico, ma l’orgoglio al momento della proclamazione è stato enorme: “Una grande gioia, per questi ragazzi, per il nostro lavoro. Il ruolo di trainer ti devasta, ma ti dà un’adrenalina davvero speciale”. Emozioni che da concorrente aveva già provato, salire sul gradino del podio e urlare la sua gioia è istantanea memorizzata nella sua bacheca. Lì si trovano le altre medaglie conquistate ai campionati mondiali da Michele Di Bisceglie: il bronzo a Las Vegas 2002, l’oro a Milano 2012 e campione del mondo individuale e a squadra; l’argento di Parigi come trainer, l’argento di Seoul e ora, sempre da trainer, il titolo mondiale a Parigi 2018.

Ed è l’amore per le sfide che non gli ha fatto ancora prendere la decisione definitiva sul lasciare o meno questa realtà di competizione agonistiche. “Non lo fai per soldi, ma per passione, per sentire vibrazioni particolari”.

L’affermazione del Made in Italy parte da Ruvo di Puglia, luogo in cui ha il suo negozio “Arketipo Hair”, clonato dal suo staff a Trani: “Mi dedicherò ai miei negozi nel prossimo periodo”, si stacca un attimo per ripartire più forti di prima e con il tricolore divenuto mondiale cucito sul petto.

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