PARCO DELL’ALTA MURGIA: AVVIATA LA PROCEDURA DI CANDIDATURA A GEOPARCO UNESCO
L’alta Murgia, terra ricca di storie di vita legate al mondo dell’agricoltura e della pastorizia che si pongono in successione a quelle dei dinosauri e degli uomini primitivi che per primi vissero nelle numerose grotte presenti sul territorio.
Il paesaggio carsico dell’Alta Murgia, con le selci di Notarvincenzo, la Grave di Faraualla dall’altra parte, quella della Masseria Previticelli, il Castello e la Rocca del Garagnone e La grande scarpata meridionale delle Murge, l’area carsica di Tre Paduli nei pressi di Gravina, La Grotta di Lamalunga e de Il Pulo di Altamura, rappresenta una delle aree più ricche della zona, sopratutto dal punto di vista geologico.
Il paesaggio, infatti, è costituito perlopiù da pietra nuda affiorante e da roccia calcarea scolpita, nel corso del tempo, dalla forza dell’acqua.
Su tutto il territorio si alternano forme carsiche ipogee ed epigee unitamente alle doline, alle creste rocciose, agli inghiottitoi, alle grotte carsiche, alle lame e alle scarpate ripide che offrono uno spettacolo di rara bellezza agli occhi di chi osserva il paesaggio.
Un patrimonio assolutamente da conservare e valorizzare e che ha spinto, di recente, l’Ente Parco ad avviare la procedura di candidatura a Geoparco Unesco che, come affermato dal Presidente Francesco Tarantini “servirà al tempo stesso per lanciare il geoturismo nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”.