PARATO A FESTA L’ALBERO PIU’ BELLO DI RUVO
E’ tutto pronto in Piazza Bovio per l’accensione del Cedro Deodara. Da qualche anno a questa parte rappresenta l’inizio delle festività natalizie ruvesi, un simbolo di festa adornato con oltre 500 punti luminosi, alla cui sommità sarà posta una stella costituita da 200 punti luce. L’iniziativa è stata promossa da Rocco e Michele Pellicani, organizzatori de “Lo Sport sotto l’Albero”, mentre l’addobbo luminoso è stato curato dalla ditta Cipriani di Terlizzi.
Cleto Bucci, Console Regionale Touring Club, presenta l’albero più bello di Ruvo di Puglia, ovvero il Cedro Deodara di Piazza Bovio, parato a festa in occasione del Natale.
Ancora una volta l’albero più spettacolare della città di Ruvo si appresta a rappresentare al meglio il Natale Ruvese.
Il bel Cedro Deodara di Piazza Bovio, addobbato riccamente in occasione del Natale, si appresta a festeggiare in modo superbo e appariscente il 57° compleanno dalla sua messa a dimora. Fu piantato in quest’aiuola nel lontano gennaio del 1959 quando la città vide un’ennesima ristrutturazione di “Largo Porta Noè”. Abbattuti i Lecci nel parterre centrale della piazza, abbattuti gli Oleandri sui larghissimi marciapiedi laterali (quello prospiciente l’attuale American Bar e quello prospiciente Palazzo Jatta), Piazza Bovio ebbe nuovo aspetto e nuova vita.
Con la creazione di gradevolissime e coloratissime aiuole curate da efficientissimi giardinieri, furono impiantate 16 tipologie di essenze arboree per un totale di 81 piante. Tra queste il nostro bellissimo cedro che fu allestito la prima volta per le feste natalizie del 2009/2010 ad iniziativa di chi scrive, all’epoca Assessore al Turismo e alla Cultura del Comune di Ruvo.
La realizzazione di quest’anno, affidata ancora una volta alla Ditta Cipriani, vede l’impegno di un nutrito gruppo di operatori economici della città. L’iniziativa, promotori Rocco Pellicani e Michele Pellicani, rientra nel novero della dodicesima edizione “Lo Sport sotto l’albero” promossa e curata dallo Juventus Club DOC “Andrea Fortunato”.