Cronaca

IL PAPA’ DI FRANCESCO PAGANO: “LA MORTE DI UN GIOVANE E’ L’INVERSIONE DELL’ORDINE NATURALE DELLE COSE”

Le lacrime, la tristezza. L’ultimo saluto a Tiziana Di Modugno ha visto la grande partecipazione della città giunta presso la Parrocchia di San Michele Arcangelo per condividere lo strazio con genitori e parenti. La dura realtà alla quale nessuno si capacita dal momento dell’incidente. All’età di 21 anni, un’altra giovanissima ruvese perde la vita su quella provinciale divenuta sede di “angeli” volati via.

Qualche metro più avanti stessa amara sorte toccò ad Angelo Cesareo di rientro da una giornata di scuola nell’aprile del 2015, mentre qualche mese il destino voltò le spalle al maresciallo Giuseppe Altamura, carabiniere in servizio a Terlizzi.

Condividiamo con voi lettori, un pensiero molto intenso di Salvatore Pagano, papà di Francesco, scomparso a seguito di un incidente stradale sulla Ruvo-Bisceglie.

“La morte di Tiziana ci ha lasciati inebetiti, increduli. Il primo pensiero è per lei, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per i suoi genitori, per lo sforzo che dovranno fare per sopravvivere, poi per i fratelli, i parenti, e poi per tutti noi, che meno vicini siamo comunque partecipi, perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore in quanto umani in grado di entrare in sintonia con il dolore altrui, e ci spinge a riflettere, a interrogarci, a ricercare un senso nella perdita. La perdita di un figlio è l’evento più stressante che un essere umano possa sperimentare. La morte di un giovane è l’inversione dell’ordine naturale delle cose, la perdita di tanti progetti futuri, l’inutilità di tanti sforzi passati. Piano piano si realizza la perdita, si cerca la persona perduta nei luoghi che frequentava, nei propri pensieri, nelle proprie percezioni, ci si arrabbia con lei per essersene andata, poi arriva la disperazione, quando ormai è chiaro che non tornerà. Infine si riprende la vita di prima, forse. Il lutto per un figlio non finisce mai, si può solo imparare a sopportarlo. Mi dispiace tantissimo per Tiziana, per mio Figlio Francesco e per tutte quelle giovani vite spezzate troppo presto, non è giusto tutto questo. Tante Preghiere per cosa? La realtà e questa …..Voi non siete più con noi, son rimaste solo foto e noi delle foto non sappiamo che farne, noi vogliamo sentire la vostra voce , il profumo della vostra pelle ,vi vogliamo toccare, abbracciare, baciare, coccolare, noi volevamo Vivervi. (Vivere con Voi) ma c’è stato negato. A voi io mando un grosso Bacio.
V.V.B.”.

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