“Fate finta di dover lasciare tutti gli affetti qui in Italia e di andare in Zambia per ripartire da zero e ricostruire una propria vita. Incredibile solo a dirsi. E fate finta di iniziare giorno dopo giorno a crescere fino a diventare un punto di riferimento nel nuovo paese ospitante. Questa è la storia straordinaria del mio amico Donato Elicio, campione di coraggio, generosità e accoglienza che ho avuto l’onore di conoscere qualche anno fa in occasione di un concerto a Lusaka in Africa”, l’incipit è del maestro jazzista Fabio Lepore ma calza a pennello per descrivere la storia di Donato Elicio.
Il nostro concittadino è stato insignito dell’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia col titolo di cavaliere. Titolo benemerito firmato dal presidente Mattarella e consegnato dal nostro Ambasciatore in Zambia.
L’emozione e l’orgoglio è forte in Donato Elicio: “Nell’aprile 2013 ho fondato un’associazione per italiani. Si chiama “italiani in Zambia” ed è stata fondata come valido aiuto per gli italiani che arrivano in Zambia”. Tante sono le iniziative che Donato sta supportando in terra africana: “Sono tempi duri per via del Covid, ma cerchiamo di andare avanti al di là dell’emergenza. Sabato abbiamo fatto arrivare Babbo Natale nelle scuole per portare doni ai bambini e tante altre iniziative sono in cantiere”.
L’Ordine della Stella d’Italia è stato istituito con Legge 3 febbraio 2011 n.13 (G.U. n.49 del 1.03.2011) che ha aggiornato denominazione, finalità e classi della Stella della Solidarietà Italiana. La nuova denominazione di “Ordine della Stella d’Italia” risponde ai cambiamenti intercorsi dal secondo dopoguerra, quando l’Ordine era stato istituito al fine di conferire riconoscimenti per gli italiani all’estero o stranieri che meglio avessero assistito nella ricostruzione dell’Italia.
L’onorificenza è concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Affari Esteri, sentito il Consiglio dell’Ordine. Presieduto dal Ministro degli Affari Esteri, il Consiglio è composto da altri quattro membri, uno dei quali è di diritto il Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica. Con le modifiche introdotte dalla nuova legge si vuole ricompensare quanti abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.
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