ONDATA DI GELO E NEVE ALLE PORTE, BARILE: “NON SARA’ DI PORTATA STORICA MA MOLTO SIGNIFICATIVA”
Mentre sui social, sulle testate giornalistiche e sui siti pseudo-meteorologici si rincorrono a giorni alterni allarmismi e smentite, a “bocce quasi ferme” (i modelli numerici a 72 ore hanno oramai una buona predicibilità, 70-80%) proviamo a fare un’analisi dell’ondata di gelo e (per molte zone) di neve a cui stiamo andando inesorabilmente incontro a cura del meteorologo terlizzese Francesco Paolo Barile.
Dalla sua pagina facebook apprendiamo:
“non si tratta di fare il toto-temperature o il toto-accumuli nevosi, giochino che attrae anche me ma che ritengo di secondo ordine, ma di provare a spiegare le dinamiche per comprendere come l’atmosfera muove le sue pedine e quali possono essere gli effetti.
OGGI è in transito la terza perturbazione atlantica della serie che ha portato di nuovo molta pioggia sui versanti tirrenici e poco o nulla sul lato adriatico. Qualche pioggia è attesa nel pomeriggio-sera anche da noi ma sempre poco significativa.
Venerdì un nuovo impulso atlantico attraverserà velocemente la Spagna e si getterà nel Mediterraneo, stavolta seguendo una traiettoria più meridionale che favorirà la formazione di un minimo intorno alla Sicilia. Sarà questo il centro attrattore dell’aria gelida di estrazione russo-siberiana che dopo aver conquistato l’Europa Centrale sarà risucchiata verso il suddetto minimo di pressione al suolo. Nel contempo sull’Europa occidentale si andrà strutturando un discreto anticiclone di blocco a tutte le quote, facilitando la discesa meridiana (asse nord-sud) della massa d’aria gelida (immagine riferita alla notte tra domenica e lunedì).
SABATO una depressione sarà matura e attiva sul meridione con piogge diffuse e nevicate che vedranno la propria quota scendere rapidamente nel corso della giornata dai 1000-1200m ai 200-400m della notte tra sabato e domenica, specie sulla Puglia centrale e settentrionale. Accumuli crescenti con la quota; nell’ipotesi migliore dalla sera di sabato intorno ai 200m potrebbe cadere qualche centimetro.
DOMENICA E LUNEDì
L’area depressionaria tenderà a colmarsi e traslare verso levante, tuttavia in queste due giornate si assisterà ad un ulteriore abbassamento delle temperature per il sopraggiungere di termiche molto fredde a tutte le quote (-9/-11°C a 1400m, -30/-33°C a 5400m), valori di tutto rispetto ma non da record).
Queste isoterme saranno responsabili di diffusa instabilità termoconvettiva marittima meglio nota come ASES (Adriatic Sea Effect Snow) con rovesci di neve fin sulle coste e accumuli permanenti dal primo entroterra (toto-accumuli da prendere col beneficio d’inventario: 2-10 cm da 100 a 300 metri di quota, 10-20 cm dai 300 ai 500m, localmente oltre 20 cm su alta murgia e Gargano). Le precipitazioni potrebbero essere più organizzate e a tratti intense nella giornata di domenica per via di un nucleo di vorticità positiva in quota la cui incidenza ricade ancora nel dominio di una fisiologica incertezza visto che ci troveremo in un dominio spaziale di confine (il peggio andrà sui Balcani).
MARTEDì ancora molto freddo con rovesci residui
Da MERCOLEDì la situazione dovrebbe gradualmente migliorare e le temperature risalire lentamente, specie nei valori massimi. Il condizionale è d’obbligo in quanto c’è ancora un pò d’incertezza circa l’evoluzione del vortice gelido che nel frattempo si sarà isolato tra Balcani ed est Europa”.