OGGI L’EDIZIONE “STRAORDINARIA” DEL TALOS FESTIVAL DI RUVO DI PUGLIA OSPITA UN INCONTRO DEDICATO AL COMPIANTO GIANNI LENOCI E LA PROIEZIONE DEL DOCUFILM “16D45H”
Domenica 14 febbraio in diretta streaming su Facebook e Youtube (pagina e canale Talos Festival) dal Museo del libro – Casa della Cultura di Ruvo di Puglia, si conclude la seconda “fase” dell’edizione straordinaria del Talos Festival 2020/2021.
Alle 16:30 la serata si aprirà con un incontro dedicato al pianista e compositore “Gianni Lenoci“, scomparso prematuramente il 30 settembre 2019. Sarà presentato il suo volume “Alchimia dell’istante. Riflessioni e paradossi di un improvvisatore“, appena pubblicato da Haze Auditorium Edizioni di Claudio Chianura. Nel suo ultimo anno di vita, oltre ai progetti musicali, Lenoci ha cominciato a dare forma al suo autoritratto ideale di pianista e compositore. Nella raffinata concisione del dettato stilistico, il libro ci rende una immagine dell’autore ricca di dettagli e spunti nei quali «siamo portati a riconoscere, con emozione, i temi che gli stavano a cuore, di cui parlava spesso e che lo appassionavano come intellettuale, come uomo e come poliedrico musicista che ha coniugato l’identità del pianista classico con stimoli e rivelazioni derivanti dal mondo del jazz», sottolinea nella prefazione Paolo Testone. La serata sarà anche l’occasione per presentare il cd “A Few Steps Beyond“, prodotto dall’etichetta Amirani Records. I brani, catturati da un piccolo registratore sistemato sotto il pianoforte nell’ultimo concerto di Lenoci, tenutosi nel settembre 2019 proprio al Talos Festival, ci consegna un pantheon di figure limpide che il pianista e compositore dispone drammaturgicamente come a tracciare costellazioni. Una cartografia ricchissima, una mappa per perdersi, consultabile da più prospettive. Interverranno Annamaria Dibello (moglie del musicista e presidente dell’Associazione Culturale musicale Gianni Lenoci), Pino Minafra (musicista, fondatore e direttore artistico Talos Festival) e Ugo Sbisà (giornalista e critico musicale de “La Gazzetta del Mezzogiorno”). Sono previsti anche interventi video del progetto “A secret garden” (Gianna Montecalvo, Roberto Ottaviano, Marino Cordasco, Giorgio Vendola, Marcello Magliocchi), dell’artista Andrea Montanari (con un video animato su composizioni di Lenoci), del sassofonista Gianni Mimmo e dell’ensemble Hocus Pocus Lab.
Dalle 18:30, infine, la presentazione e proiezione del docufilm “16d45h (sixteen days, forty five hours)” di e con il danzatore Antonio Savoia e la coreografa, danzatrice, attrice e docente libanese Stephanie Kajal (che saranno in collegamento). Il video – riprese e montaggio di Martina Di Vittorio e Nicolò Serafino – conclude il percorso East Mediterrenean (Tradizione e realtà digitali) sviluppato con il coordinamento e il tutoraggio del coreografo Giulio De Leo nell’ambito del progetto di internazionalizzazione CRISOL creative processes finanziato dal programma Boarding Pass Plus promosso dal MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo con la produzione di Fondazione Fabbrica Europa (Firenze) in partnership con 7 partner italiani, fra cui la Compagnia Menhir Danza, e 14 strutture straniere. In questo periodo storico, in cui i processi di globalizzazione economica determinano profondi cambiamenti sociali e culturali, l’attaccamento all’identità culturale e alle tradizioni è spesso il tentativo di difesa attuato da ciascuna comunità per contenere gli effetti delle trasformazioni in corso. L’osservazione di tradizioni artistiche altre è una straordinaria opportunità per entrare in contatto con la ricchezza delle differenze in opposizione all’omologazione culturale. All’interno di questo percorso Antonio Savoia e Stephanie Kayal hanno sviluppato una ricerca a distanza, incontrandosi virtualmente online su una piattaforma digitale (Skype/Zoom). Il mezzo digitale ha consentito di abbattere la tradizionale unità aristotelica di spazio, tempo e luogo, introducendo i concetti di disgregazione dello spazio scenico unitario, di sfasamento temporale e di unità di azione. Incontrandosi online, hanno condiviso pensieri, visioni, materiale fotografico, idee e frammenti coreografici.
Dopo i primi quattro giorni fra danza e musica che, dall’8 all’11 ottobre, hanno ospitato, tra gli altri, Peppe Servillo, Xavier Girotto, Paolo Angeli, Antonello Salis, Sanna Myllylahti, Stephanie Kajal, Virgilio Sieni, il festival in questa sessione di febbraio, a causa del perdurare delle restrizioni anticovid19, si è spostato momentaneamente sul web nell’attesa di tornare in primavera nelle piazze e nei contenitori culturali di Ruvo per il gran finale di questa edizione. Talos festival – con la direzione artistica dell’ideatore Pino Minafra e del musicista e compositore Livio Minafra e il progetto coreografico di Giulio De Leo – è promosso dal Comune di Ruvo di Puglia, con il cofinanziamento di Regione Puglia tramite Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 – Valorizzazione della Cultura e della Creatività territoriale, in collaborazione con Associazione Terra Gialla e Compagnia Menhir Danza e altre realtà pubbliche e private.