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NUMEROSI EPISODI DI AVVISTAMENTO DI RATTI IN CITTA': "SI ACCERTINO LE RESPONSABILITA'"

Grave, gravissimo! Ormai si ha un vago ricordo di una Ruvo di Puglia fiore all’occhiello dell’intera provincia per pulizia e igiene dell’intera città. Strade pulite e composte, ormai sono un vago ricordo e tutto ciò sta avendo ripercussioni pesanti sulla vita dell’intera comunità.

Parliamo di una vera e propria invasione di ratti. Dopo le tante discussioni sulla differenziata “porta a porta” e sulla distinzione di responsabilità tra l’ente che gestisce il servizio e i cittadini che lo fruiscono, una cattiva e sgradita “compagnia” ha attanagliato i ruvesi in questa prima quindicina di agosto. Che sia da legarsi al modo di conferire i rifiuti? Probabile, ma di certo è un fenomeno che si è diffuso anche per la cattiva condotta di prevenzione e la mancanza di interventi di derattizzazione.

In diversi garage e abitazioni i ratti hanno trovato un tetto sbagliato. E allora le segnalazioni giunte in redazione si sono moltiplicate rapidamente.

Zona industriale, centro antico, corsi principali: i ratti si sono diffusi nei posti più disparati della città, non è un fenomeno identificabile in una zona ben precisa.

C’è chi l’ha scovato nel proprio garage, altri se lo sono ritrovato in casa, in bagno o addirittura sceso dalla canna fumaria.

“Eravamo in casa – racconta Francesca – quando a un certo punto abbiamo trovato in cucina delle tracce di escremento animale. Abbiamo udito dei rumori provenienti dalla cucina e a un certo punto ci siamo ritrovati dinnanzi un ratto di importanti dimensioni. Da dove si sia introdotto? Non ne abbiamo la più pallida idea, ma tutto ciò ha dell’incredibile”.

E se in alcune zone periferiche della città sono stati i topi di campagna ad aver “posto” dimora, nelle altre parti domina  il ratto e anche di grandi dimensioni.

Le ferramenta sono state prese d’assalto da tutti coloro i quali cercavano i “topicidi” per venir fuori dall’emergenza.

In molti hanno fatto sentire il proprio malcontento negli uffici preposti e degli accorgimenti, seppur tardivi, sono stati introdotti dagli organi preposti.

“Vogliamo capire di chi sono le responsabilità – tuona in una mail Salvatore – e se è stata fatta la derattizzazione nei tempi e nei modi opportuni. E soprattutto a chi compete?”.

Si resta in attesa di risposte per comprendere i motivi per i quali la prevenzione non appartenga più a questa città.

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