Cultura

NOTE MUSICALI PER ANTONIO NEL PARCO A LUI INTITOLATO

C’è quel vuoto che si colma solo aggrappandosi ai ricordi. Come se la vita si fosse fermata a quell’ora maledetta. E mentre si immaginano due treni che strombazzano, poco prima dell’impatto è la musica a entrare in scena e a portare oltre le nuvole il pensiero.

Note che hanno la forza di attenuare il dolore, di dare la speranza che da lassù qualcuno sorrida ogni qualvolta dei brani vengano eseguiti in suo onore.

E’ la musica ad aver legato la storia e il ricordo del piccolo Antonio Summo, del “Gigante Buono” come tutti abbiamo imparato a conoscere. Nel parco a lui intitolato, i presenti hanno potuto vivere del suo ricordo, asciugare qualche lacrima e toccare con mano la bontà del progetto imbastito dal maestro Pino Caldarola.

Un ruvese che aveva dato una grande chance ad Antonio, un uomo che innaffia fiori nel parco della musica dando loro una possibilità di crescita attraverso uno strumento musicale. Fare le cose col cuore tocca le corde più profonde e accarezza quella ferita mai rimarginata.

L’associazione “Apulia’s Musicainsieme” e l’amministrazione comunale, in collaborazione con Pro Loco, hanno voluto fortemente un momento per ricordare in musica Antonio. Con la grande forza di due genitori straordinari, sempre discreti e intimi nel vivere il proprio dolore.

“Abbiamo fortemente voluto intitolare questo parco ad Antonio perchè questo è il punto di ritrovo di tanti bambini che giocano o che sono protagonisti della musica”, dice il sindaco Pasquale Chieco. “Studente, trombettista, sognatore: sono le tre parole che abbiamo voluto inserire nella targa a lui dedicata. Ci piace partire da queste tre parole per lenire il dolore e aggrapparsi al suo ricordo”, ribadisce l’assessora Monica Filograno.

E’ stata la serata della musica suonata per lui, è stato il concerto dei giovanissimi dell’Apulia’s ma anche dell’orchestra Giovanile “Jazz Studio Orchestra”, un progetto del maestro Paolo Lepore, coadiuvato dal maestro Pino Caldarola. Da applausi l’esibizione del tenore Giovanni Mazzone.

La banda al centro della serata: il programma vasto e vario per un’ora di grande intrattenimento nella quale ciascuno ha dato il meglio per sè e per Antonio.

Sì, perchè la musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori!

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