NON “ADULTIZZATE” I BAMBINI, IL MONITO DELLA PSICOLOGA SARA MARIA MAZZONE
Non esporre i più piccoli al bombardamento mediatico e parlare con loro di quanto sta avvenendo in modo chiaro e semplice, trasmettendo loro sicurezza, affetto e attenzione. Questo è quanto asserito della Dott.ssa Sara Maria Mazzone che, con grande gentilezza, si è resa disponibile ad offrire importanti consigli sul modo in cui spiegare ai più piccoli quanto sta avvenendo in questo periodo a causa dell’emergenza Coronavirus.
Dottoressa, come possiamo spiegare ai più piccoli l’emergenza che stiamo vivendo? Quali comportamenti adottare, specie in questo periodo, con loro?
“Grazie della domanda, che immagino si muova da una legittima preoccupazione nei confronti dei più piccoli, emotivamente e psicologicamente meno preparati di noi a gestire la situazione. In effetti, non tocca a loro gestirla, ma a noi adulti. Con questo voglio dire che esporre i bambini al bombardamento mediatico (anche semplicemente lasciando la tv accesa sul canale del telegiornale di turno mentre loro giocano o fanno i compiti o peggio mentre si pranza), o passare gran parte del tempo con il cellulare in mano a scorrere notizie e commentarle insieme agli altri componenti della famiglia, espone i bambini ad un carico emotivo che non sono preparati a fronteggiare e soprattutto al rischio di vivere in maniera del tutto confusa la situazione. I bambini non hanno le nostre risorse, non devono essere messi in condizione di dover gestire la situazione da soli o peggio allo stesso modo in cui lo facciamo noi adulti. Bisogna parlare loro chiaramente della situazione, senza creare invenzioni o fantasmagoriche interpretazioni. Raccontare la verità in maniera chiara e semplice, scegliere immagini adeguate a cui esporli, scegliere un breve momento della giornata in cui guardare assieme le notizie e rendere loro comprensibili le informazioni, discutendone insieme trasmettendo affetto, attenzione e sicurezza. Dichiarare loro che tanti professionisti molto capaci stanno lavorando costantemente per ripristinare la sicurezza e che presto tutto sarà risolto. Nel frattempo, dedicare loro il tempo e l’attenzione necessari tenendoli impegnati in attività produttive (studio, gioco, attività all’aria aperta – rispettando chiaramente i vincoli). Sempre più spesso mi capita di vedere madri che si sfogano coi propri piccoli: “è una situazione terribile, come faremo, speriamo che finisce presto” oppure riversare su di loro le proprie preoccupazioni “già è difficile così, poi ti ci metti pure tu a fare i capricci, era meglio quando andavi a scuola, non ti sopporto più!”. Da psicologa invito tutti i genitori a mantenere la calma e riflettere sul fatto che per noi adulti, preparati alla vita quotidiana degli impegni e delle incombenze, è già difficile gestire le emozioni. Immaginate che rischi può comportare “adultizzare” i piccoli esponendoli costantemente alle notizie, o peggio incolpandoli di non riuscire a gestire la situazione. Insegniamo loro a parlarci delle loro emozioni, confortiamoli, informiamoli adeguatamente su quanto accade, sulle misure da osservare e sul perché di quest’ultime, stimoliamoli, giochiamo con loro, condividiamo del tempo assieme a loro. La ricerca in psicologia attesta che crescere in ambienti famigliari in cui manca una buona comunicazione emotiva, espone a rischi psicopatologici. In questo momento, più che in altri, è bene far tesoro di quel bene prezioso che è comunicare a noi stessi e agli altri le proprie emozioni.”
Con il focus riguardante il rapporto tra i più piccoli e l’emergenza coronavirus si chiude questo percorso iniziato qualche giorno fa con la Dott.ssa Sara Mazzone che ringrazio, a nome di tutta la redazione di Ruvesi.It, per aver offerto la propria professionalità e disponibilità in un momento molto difficile per tutta la comunità.