NELLA DUE GIORNI “RUVO CITTA’ CHE LEGGE”, FIRMATO IL PATTO PER LA LETTURA
Si è conclusa ieri mattina, presso la sala conferenze di Palazzo Caputi, la due giorni “Ruvo città che legge”.
Si tratta del primo importante evento conseguente al riconoscimento, avvenuto lo scorso aprile a cura del Centro per il libro e la lettura (d’intesa con l’ANCI), della nostra città come una “città che legge”, una qualifica questa che premia l’amministrazione ruvese per l’impegno nella crescita socio-culturale della comunità urbana attraverso la divulgazione dello strumento lettura.
Nella prima giornata di lunedì 11 dicembre, si è svolta l’anteprima della settima edizione della rassegna letteraria Confabulare – libri fuori dagli scaffali, organizzata dell’Associazione Culturale Calliope.
“In questo momento – dice l’assessora Filograno – dare il via all’anteprima di confabulare assume per noi un significato ancora più importante, ancora più forte, perché coincide con il clima di festa che già si respira a Ruvo per il grande lavoro fatto da tanti al progetto Luci d’Artista e che sta avendo eco nazionale“.
Nella seconda delle due giornate, alla presenza dell’Assessora alla Cultura e Pubblica Istruzione Monica Filograno, dello scrittore Paolo Di Paolo, dei dirigenti e/o docenti del 1° e 2° Circolo Didattico, dell’ITET “Tannoia” di Ruvo e Corato, del Liceo Scientifico Orazio Tedone, delle varie associazioni che promuovono la cultura nella nostra città e degli alunni dei rispettivi istituti scolastici, si è proceduto alla firma del “patto per la lettura”, di un accordo cioè che serve a prendere degli impegni.
“Questo patto per la lettura – dice la Filograno – serve a dire che in questa città leggere i libri è importante non soltanto per i bambini, ma anche per gli adulti che sono ormai fuori dalle scuole. Leggere è una cosa che ci sta a cuore e che vogliamo fare non solo a casa nostra o mentre siamo a scuola, ma anche negli spazi pubblici“.
Perché leggere? Soprattutto perché leggere da adulti?
La lettura è uno straordinario moltiplicatore della vita, è il veicolo più sottile che abbiamo per entrare in punta di piedi in mille vite diverse, immaginandoci di esserne i protagonisti; è lo strumento per viaggiare in luoghi lontanissimi; è, per dirla in breve, l’allenamento necessario per mantenere sempre vitale il muscolo dell’immaginazione che crescendo inevitabilmente perdiamo.
La sottoscrizione di tutta quella serie di regole contenuta nel patto implica evidentemente il metterci la faccia, sì da ritrovarsi, diciamo così, tutti un po’ “incastrati” al rispetto di esse.
Tutte le regole del patto offrono importanti spunti di riflessione, ma tra le più belle, a mio avviso, quella per cui la lettura “Non dimentica chi è in difficoltà: leggere negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo è un’azione positiva che crea coesione sociale” e poi ancora: “Crede che la lettura sia una delle chiavi per diventare cittadini del mondo“.
Buona lettura a tutti!