MUORE SU UN CAMPO DA CALCIO GIACOMO CALDAROLA, STRONCATO DA UN INFARTO
Il lutto è qualcosa di difficile da accettare. A 48 anni è morto nella serata di ieri Giacomo Caldarola, figlio di “Marnudd”. Dopo il fischio di fine partita, intorno alle 19, si è accasciato morendo all’istante sul campo da gioco. Una tragedia in diretta a cui hanno assistito i giovani calciatori e persino i famigliari, che nulla hanno potuto fare per salvargli la vita.
“Era appena finita – raccontano le cronache – la partita dei Giovanissimi Santa Maria Truentina, allenati da Caldarola, e l’Atletica Azzurra Colli. Sul posto, oltre al 118, i carabinieri di Castel di Lama e il parroco don Luigi Nardi. L’uomo era di origine pugliese, ma d’adozione lamense, viveva infatti ormai da 20 anni a Castel di Lama. Di professione faceva l’assistente capo coordinatore delle guardie penitenziarie, nella vita si dilettava a fare l’allenatore, aveva il patentino di allenatore federale. Si interessava inoltre di politica: nella primavera scorsa si era anche candidato con la lista capeggiata da Sandra Sprecacè ‘Noi a Castel di Lama facciamo così’“.
Caldarola lascia la moglie e i due figli. Portatore del simulacro degli “Otto Santi” era uomo molto attento alla realtà rubastina di cui sentiva il giusto legame affettivo.
La città è rimasta basita, dopo la diffusione della notizia. Viveva ad Ascoli Piceno. Una tragedia che ha ricordato quella vissuta sui campi “DiviSport” di Filomeno detto Mimmo Di Terlizzi il 17 aprile 2015.
Alla famiglia l’abbraccio di tutta la redazione di ruvesi.it