Morì di parto a 29 anni, assolti due medici
Il gup di Trani Raffaele Morelli ha assolto «per non aver commesso il fatto», nel giudizio in rito abbreviato, i ginecologi Lucio Nichilo e Raffaele Conte dell’Ospedale “Umberto I” di Corato.
I due medici erano stati rinviati a giudizio per il decesso di Maria Teresa Lauciello, avvenuto a febbraio 2012.
Lauciello, ruvese di 29 anni e al sesto mese di gravidanza, era stata ricoverata presso il nosocomio coratino a causa di forti dolori addominali. Dopo tre giorni, visto l’aggravarsi delle condizioni, fu trasferita presso l’Ospedale “Miulli”, ad Acquaviva delle Fonti, dove diede alla luce un feto senza vita. Alcune ore dopo il parto, la giovane donna spirò a causa di uno shock settico, come fu appurato dall’esame autoptico.
La Procura di Bari, a seguito della denuncia dei familiari della ragazza, aprì un’inchiesta a carico di quattro medici e due ostetriche dell’ “Umberto I”. L’inchiesta fu, poi, trasferita al giudice di Trani, competente per territorio.
Chiuse le indagini nel 2014, la Procura tranese dispose il rinvio a giudizio, per omicidio colposo in concorso, per tre dei sei indagati: Nichilo, Conte e il medico Vito De Chirico nei confronti del quale è ancora in corso il procedimento in rito ordinario – da lui stesso scelto – davanti al giudice monocratico. Parte civile nel procedimento è Biagio Di Palo, marito di Maria Teresa Lauciello.