Attualità

Mons. Cornacchia: “Corrieri di speranza”

All’inizio del nuovo anno scolastico il vescovo scrive agli studenti.

Carissimi Ragazzi e Ragazze, è sempre una grande gioia per me condividere del tempo con voi all’inizio di un nuovo anno scolastico, in attesa di incontrarci di persona, quando sarò io stesso a venire nei vostri Istituti durante la mia Visita Pastorale alle città della Diocesi.
Nel prossimo ottobre il Papa ha convocato un grande incontro con i vescovi del mondo, un Sinodo, per ascoltare le nuove generazioni su un tema decisivo per la vita: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Fede e discernimento, infatti, sono il segreto di una esistenza autentica e bella!
La fede in Gesù Cristo, morto e risorto, apre gli spazi della mente e del cuore non solo dei ragazzi e dei giovani come voi, ma di ogni persona di buona volontà. Molto spesso essa è vista come qualcosa di altri tempi, contraria alla ragione e alla scienza, addirittura ostile alla libertà; in realtà è un dono che illumina di significati nuovi il progresso umano e il mistero dell’universo.
Il discernimento è la capacità di scegliere tra il bene e il male, guidati dalla luce della coscienza e dalle coordinate del Vangelo per cui è possibile vedere, ascoltare, pensare, amare orientati dalla Bellezza che traspare dal volto di Gesù.
Allora, carissimi, abbiate la forza di respingere la tristezza dell’anima, siate coraggiosi nell’oltrepassare gli orizzonti finiti della nostra società, lasciatevi accarezzare dalla tenerezza di Dio che vi ama, mettetevi al servizio dei poveri e dei sofferenti. Anche se impegnativo, spendete le vostre grandi energie nello studio!
Come don Tonino Bello, coltivate la vocazione ad essere profeti e costruttori di pace e di accoglienza. Proprio il 20 aprile scorso, nel 25mo della sua morte, Papa Francesco, sul porto di Molfetta ha affermato: «Siamo chiamati tutti, in qualsiasi situazione ci troviamo, a essere portatori di speranza pasquale, “cirenei della gioia”, come diceva don Tonino; servitori del mondo, ma da risorti, non da impiegati. Senza mai contristarci, senza mai rassegnarci. È bello essere “corrieri di speranza”, distributori semplici e gioiosi dell’alleluia pasquale» (Papa Francesco, Omelia 20 aprile 2018).
Pertanto siate audaci nello sperimentare la generosità del dono di sé nella disponibilità ad amare Cristo e il prossimo, in tal modo la vostra vita sarà un capolavoro.
Un saluto grandissimo rivolgo ai dirigenti, ai docenti, al personale e a tutti i genitori perché l’educazione non sia avvertita come un problema, ma occasione per valorizzare le potenzialità e le peculiarità dei ragazzi che ci sono stati affidati, mettendo in gioco la nostra responsabilità di adulti.
Con grande affetto
+ don Mimmo, Vescovo

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