Minori e mass media: rischi e opportunità della comunicazione digitale
“Ascoltare è difficile, a volte è preferibile essere sordi piuttosto che ascoltare”. Sono le parole del professor Luigi Sparapano, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in apertura della conferenza dal titolo “Comunicazioni e Misericordia, i rischi e le opportunità di internet”, tenutasi il 2 maggio 2016 nell’auditorium della scuola “Cotugno-Giovanni XXIII”, organizzata in occasione della 50esima giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Protagonista dell’incontro è stato il professor Roberto Borraccia, criminologo e docente di criminologia informatica all’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Il tema del dibattito è stato il rapporto tra i giovani e i social-network che spesso rappresentano un’arma a doppio taglio.
L’esperto si è occupato di presentare ai giovani e agli adulti presenti, il mondo delle comunicazioni digitali. La comunicazione, ha spiegato il professore, è condivisione e ascolto di ogni parola o gesto, ma anche desiderio di comprendere, e soprattutto un dono di Dio ed una grande responsabilità. E’ proprio attraverso i social media, che i giovani consumano crimini informatici e anche di grande portata come il cyber-bullismo, il sexting e altre violenze che raramente sono denunciate. Il bullo, apparentemente forte, nasconde dentro di sé una debolezza e un disagio di fondo, che sfocia sull’altro mediante vessazioni o cercando di prevalere con la forza eliminando così ogni possibilità di rapporti interpersonali.
La vita virtuale va vissuta consapevolmente, conoscendo i rischi e le opportunità che internet e i social-network possono offrire. I giovani e le famiglie vanno educate alla legalità, partendo dalla comunicazione reale per poi arrivare a quella virtuale.
Scritto da Angela Fiore, Ester Sparapano, Flavia Martinelli, Gabriele Zizzo, Letizia Raffaele, Mariangela Pizzuto, Marianna Mazzone, stagisti del Liceo classico “A. Oriani”, Corato.