MINAFRA SPIEGA LO SPIRITO DEL FESTIVAL. CHIECO: “RUVO HA APERTO LE SUE PORTE AL MONDO
Nell’apertura del Talos Festival, lungo e intenso discorso del direttore artistico Pino Minafra. Edizione 2019 cominciata presso la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea nella sua fase d’anteprima.
Pino Minafra ha spiegato il significato del Festival Talos: “Noi tutti abbiamo due opzioni: lasciare, maledire, bestemmiare questa terra, oppure restare qua, rimboccarsi le maniche e combattere per l’affermazione dei valori di questo territorio meraviglioso.
E poi ancora: “Quando si entra nel Museo Jatta abbiamo chiara la nostra idea di bellezza, noi figli della Magna Grecia, portatori sani di bellezza. Restare qua è stato un punto fermo nella mia vita. Andare ma poi tornare e direi che questo Festival ha sposato in pieno lo spirito più profondo di questo concetto”.
Emozionato anche il primo cittadino Pasquale Chieco: “Dopo 26 anni dalla sua prima edizione, il Talos Festival ha nuovamente aperto le porte di Ruvo al mondo: nove giorni di mostre, poesia, danza e grande musica; un programma ricco e straordinario, con grandi personalità della musica, della danza e della cultura, spettacoli grandi e piccoli e un’emozione per ognuno”.
“Da oggi fino al 8 settembre – ha concluso il sindaco – Ruvo è una piazza aperta dove incontrarsi, conoscersi, dialogare, inventare.
Siete tutti invitati”.
La prima serata del Talos Festival 2019 ha vissuto delle note dell’Orchestra Giovanile “Apulia Musica Insieme” diretta da Pino Caldarola e “Fragmenta” di Vincenzo Mastropirro e Mastropirro Ermitage Ensamble con la partecipazione di Franco Arminio!