“MI BASTA VEDERTI RIDERE” E’ IL NUOVO ROMANZO DI GIANDOMENICO BASILE, RUVESE DI ADOZIONE
“Mi basta vederti ridere” è il secondo lavoro letterario di Giandomenico Basile (sulla scia ancora viva del primo “I cerchi nell’acqua”). Il trentacinquenne autore nato a Bari e ruvese di adozione, ha scelto, ancora una volta, di indirizzare il suo operato, verso una pubblicazione autonoma, possibile grazie alle tante piattaforme online che rendono ogni autore esordiente, editore di se stesso. L’attuale crisi editoriale e la mancanza di considerazione delle case editrici, nei confronti di autori emergenti, ha portato questi ultimi a intraprendere percorsi autonomi di stampa e propaganda, che rappresentano notoriamente, la strada in salita per tutti gli esordienti. “Mi basta vederti ridere” è l’ennesima storia d’amore che affronta tematiche sociali molto delicate, come l’immigrazione e la sicurezza sul lavoro. Un romanzo che si fa leggere tutto d’un fiato e che alla fine, non lascia col fiatone ma con il soddisfatto sospiro del lieto finale, da “consumare” in un pomeriggio, sdraiati su un divano oppure seduti in tram, tornando a casa.
“Con questo nuovo romanzo – scrive Basile – inizia una nuova avventura. Spero di emozionare e rapire l’interesse di coloro che decideranno di leggerlo. La più grande soddisfazione per me è quella di riuscire a trasmettere ai lettori quelle emozioni che hanno fatto da motrice per la creazione di questo mio nuovo lavoro.”
Estratti da “Mi basta vederti ridere” di Giandomenico Basile :
“(..) – «Che brutta cera! C’hai la faccia di uno che non s’è divertito per niente.» affermò Angela, ormai tranquillizzata dal fatto di vedere suo figlio, sano e salvo a casa. Giacomo non rispose e portò alla bocca un frollino preso dal piatto.
«Mi ha detto Mamma che ti sei fidanzato! Quand’è che ci porti a casa ‘sta meraviglia?» chiese Carmelo, che per la prima volta assaporava la soddisfazione di parlare di donne con suo figlio.
Quelle parole furono un pugnale al cuore. Non voleva assolutamente parlare di Francesca, anzi avrebbe voluto rimuovere dalla mente quel pensiero fisso che adesso lo faceva star male. Il fatto che i suoi sapessero di Francesca, però, non faceva altro che rendere più difficile quell’operazione di rimozione software che Giacomo si era deciso a effettuare.
«Francesca ed Io non siamo fidanzati e non lo saremo mai e con questo vorrei mettere una bella pietra, sopra questa questione.» disse cercando di risultare il più convincente possibile alle orecchie dei suoi genitori. Evidentemente però quelle parole non erano state abbastanza incisive, poiché Angela continuò a toccare più volte l’argomento durante il corso della colazione.
«Sei troppo rigido Gia’!» esclamò a un tratto sua madre.
«Devi essere più naturale con le donne, stupirle, affascinarle, e soprattutto le devi far ridere, Giacomo mio. Questa è la chiave del successo.»
Giacomo lo sapeva. Purtroppo però, il problema consisteva proprio nel suo limite. Non sarebbe mai riuscito ad affascinare Francesca o a farla innamorare. Il suo cuore apparteneva a un altro e tra lui ed il bello e dannato Vanni, non ci sarebbe mai stata storia.
Farla ridere, poi. Per sua madre forse sembrava una cosa da niente, ma per Giacomo rappresentava una più che ardua impresa. Riusciva a farlo, solo quando la sua goffaggine si rendeva palese.
Accese il portatile, deciso a buttar giù qualche riga. Il motore di ricerca sembrava invitarlo a digitare qualcosa. Magari potessi trovare quel che voglio su Google, pensò.
Digitò qualcosa nel riquadro. Per farla ridere.
In prima pagina, una serie di siti e blog cui quelle parole avevano riportato, ma la frase che colpì Giacomo fu una citazione. Un certo Tommaso Ferraris scriveva: mi dissero che per farla innamorare dovevo farla ridere, ma più lei ride e più mi innamoro io. Aveva dannatamente ragione quel Ferraris. Giacomo si lancio sul letto e chiuse gli occhi stanchi. (..)”.
Mi basta vederti ridere – Edito Pubme, può essere ordinato in tutte le librerie, tramite il servizio “print on demand” oppure online, sulle piattaforme Amazon, Ibs.it, Giunti, laFeltrinelli ecc. attraverso i link presenti sulla pagina Facebook del romanzo.