“Mezza Pagnotta” ne “Le Guide ai sapori e ai piaceri – Puglia”
Nell’edizione 2019 de “Le Guide ai sapori e ai piaceri – Puglia” di “la Repubblica”, tra le eccellenze gastronomiche compare il ristorante “Mezza Pagnotta – cucina etnobotanica” dei due fratelli ruvesi Francesco e Vincenzo Montaruli.
Il locale “rural-chic” in via Rosario 11, nei pressi di uno degli imponenti torrioni aragonesi, è una delle novità segnalate nel volume della collana diretta da Giuseppe Cerasa e dedicata al bon vivre italiano oltre che alla composizione di una geografia di sapori ed esperienze sensoriali.
Nella guida, in due colonne è spiegata l’essenza di “Mezza Pagnotta” (https://www.facebook.com/Mezza-Pagnotta-Cucina-etnobotanica-692421164125536/), nata dall’esperienza, dall’estro, dall’amore per la Murgia dello chef Vincenzo e del forager Francesco, dedito alla ricerca e alla raccolta di erbe, bacche, radici e poco note specie botaniche, con la guida e il supporto di Francesco Gargano e Francesco Di Terlizzi che sembrano usciti, coi visi scolpiti dal sole, dalla terra e dalla fatica, da un quadro di Domenico Cantatore.
In poche righe si narra della storia dei Montaruli, appassionati di antiche storie rurali del territorio, narrate dal padre Giovanni e dai contadini.
Di “Mezza Pagnotta” è elogiata la cucina rigorosamente botanica che indulge a connubi con formaggi e vini locali naturali come la mousse di ricotta di capra con mandorla amara e melassa di carrube, il cioccolato dei contadini. Piatti frugali e sofisticati, al contempo, ammanniti con una semplicità rivelatrice di accurati studio ed esperienza.
“Mezza Pagnotta” è tra i 475 ristoranti e 52 street food elencati nella guida insieme a 177 dimore “di charme” e a 165 botteghe del gusto alle quali si aggiungono 77 produttori di olio. La guida è disponibile in libreria, su Amazon, Ibs e all’indirizzo all’indirizzo bit.ly/GuideRepubblica.
Nella guida, la cucina pugliese è narrata anche da Lino Banfi, ambasciatore della Puglia nel mondo, e dai giovani talenti pugliesi che trasferiscono i sapori e le emozioni culinarie della propria terra nelle cucine internazionali.
(Foto in evidenza, © Fine Dining Lovers)