Attualità

MERCATO DI RUVO DI PUGLIA, GLI AMBULANTI CONTESTANO IL CALCOLO DELLA TASSA RIFIUTI.

Riceviamo e pubblichiamo nota di Unibat – A.C.A.B. – CASAMBULANTI ITALIA relativo al provvedimento ultimo di approvazione del Regolamento comunale è del 28 febbraio 2017 quando, con deliberazione di Consiglio comunale n. 33, il comune di Ruvo di Puglia ha approvato il Regolamento anche per la TARI (Tassa sui Rifiuti).

Nel Regolamento lo stesso consiglio ha incluso, come previsto per legge, un articolo riguardante il Tributo giornaliero.

Infatti all’art. 21 ‐ Tributo giornaliero (in vigore dal 1° gennaio 2014) si legge: “Il tributo si applica in base a tariffa giornaliera ai soggetti che occupano o detengono temporaneamente, ossia per periodi inferiori a 183 giorni nel corso dello stesso anno solare, con o senza autorizzazione, locali od aree scoperte pubbliche o di uso pubblico nonché aree scoperte

gravate da servitù di pubblico passaggio. Le occupazioni pari o eccedenti i 183 giorni sono soggette al tributo in via ordinaria. Non sono soggette al tributo giornaliero le aree la cui occupazione duri complessivamente meno di un giorno (24 ore).

Un articolo che rispecchia esattamente il criterio applicativo ai banchi di mercato, così come previsto dalla relativa Tabella delle aliquote tariffarie approvata dallo stesso comune di Ruvo di Puglia la quale prevede, proprio per i banchi di mercato, una tariffa pari a: quota fissa euro 2,1277 – quota variabile euro 2,1548 (banchi di mercato beni durevoli cioè merci varie) e di euro 5,9898 quota fissa ed euro 6,0829 quota variabile per banchi di mercato generi alimentari.

Così come previsto dalla legge e dal regolamento comunale la somma dei due importi deve essere diviso per 365 giorni, moltiplicato per la superficie occupata dal banco vendita e poi moltiplicato ancora per il numero dei giorni di occupazione quindi massimo 52 mercati l’anno. In realtà, come è accaduto ad Andria, grazie alla vittoria ottenuta in seguito alla proposizione di un ricorso a firma del presidente Savino Montaruli, il conteggio dovrebbe tener conto dei giorni di effettiva occupazione quindi con lo scorporo delle giornate di assenza dal mercato e questo a Ruvo neppure avviene.

Questo semplice e logico metodo di calcolo è esattamente quello applicato in tutta Italia, previsto anche dalle previgenti normative in materia di tassa rifiuti.

Al comune di Ruvo però questo non è avvenuto ed ecco che gli ambulanti del mercato si sono visti recapitare richieste di pagamento di oltre cinque volte superiori al dovuto e ciò non è accaduto solo per il corrente anno 2017 ma anche per gli anni pregressi.

Le Associazioni rappresentative UNIMPRESA BAT, ACAB, CASAMBULANTI ITALIA e BATCOMMERCIO2010/C.N.A. Puglia non hanno dormito ed ecco che immediatamente hanno chiesto, con una Pec addirittura del 26 aprile 2017 ma mai riscontrata dal comune di Ruvo, un urgente incontro per la trattazione del tema e per evitare contenziosi che sarebbero costati cari allo stesso Ente Pubblico. Un incontro che non è mai stato convocato ufficialmente ed ecco che il Presidente UNIBAT, Coordinatore A.C.A.B. e CasAmbulanti Italia, redattore della richiesta di incontro, Savino Montaruli, il pomeriggio di giovedì 18 maggio 2017, accompagnato dal Presidente della Delegazione CasAmbulanti Bisceglie, signor Vincenzo Todisco, si è recato all’ufficio tributi del comune per ottenere spiegazioni. Spiegazioni che avrebbero dovute essere immediate e risolutive ma che non sono arrivate, con i referenti dell’ufficio chiusi a riccio.

A questo punto è stato proprio Montaruli, stamattina, a dichiarare: “auspico che il comune di Ruvo di Puglia, Sindaco e Dirigente comunale ai Servizi Finanziari si ravvedano e rivedano immediatamente la posizione assunta dallo stesso Ente quindi applichino in maniera corretta le tariffe deliberate perché l’errore degli uffici comunali ha comportato il versamento di una tassa addirittura quintuplicata rispetto al dovuto e questo è avvenuto anche per gli anni pregressi. Tutto ciò è costato caro agli Ambulanti che ora chiedono vengano riconosciuti i loro diritti e chiederanno anche i rimborsi di quanto versato in eccedenza negli anni pregressi. Un errore che potrebbe costare caro al comune di Ruvo nel momento in cui dovrà rimodulare le sue entrate per il 2017 e soprattutto dovrà ricercare fondi per la copertura dei rimborsi per gli anni pregressi. Attenderemo cinque giorni per la convocazione e la risoluzione bonaria, in autotutela, da parte del comune altrimenti mi vedrò costretto a ricorrere al Garante del Contribuente per il riconoscimento della corretta applicazione della tariffa e alla Corte dei Conti per la verifica economico – finanziaria degli effetti sul bilancio pubblico del comune di Ruvo di Puglia. Sono certo che non ci sarà bisogno di arrivare a tutto questo e che la questione si risolverà nel migliore dei modi. L’importante è pagare il giusto, anche a Ruvo di Puglia” – ha concluso Montaruli.

La presente nota viene inviata anche al Sindaco di Ruvo di Puglia con valenza di invito formale alla convocazione dell’incontro urgentissimo richiesto.

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