Meno auto, più bici e più aree pedonali: Ruvo di Puglia come Pontevedra?
Pianificazione. Perché Ruvo di Puglia diventi un modello di mobilità green – qualcuno suggerisce anche che si trasformi in una novella e florida Pontevedra, la città galiziana di 82.000 abitanti, che, da sedici anni, è divenuta pedonalizzata al 90%, con un unico parcheggio in periferia e gratuito, grazie all’audacia del sindaco Miguel Anxo Fernandez Lores, eletto nel 1999 e con cinque mandati al suo attivo – è necessaria la pianificazione condivisa tra amministrazione e cittadini.
E’ quanto emerso dal convegno “Pianificare la mobilità sostenibile per cogliere opportunità di sviluppo”, svoltosi ieri, a Palazzo Caputi, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, dal 16 al 23 settembre, che, quest’anno, si concentra sulla “Mobilità pulita, condivisa e intelligente”, nel segno della condivisione, perché “Condividere ti porta lontano”.
Al tavolo dei relatori si son seduti Monica Filograno, assessora alla Cultura con delega allo Sviluppo Turistico; Antonio Mazzone, consigliere comunale con delega alla promozione di politiche ambientali, energetiche e dello sviluppo sostenibile; l’ingegnera Irene Di Tria, dirigente della Sezione Mobilità sostenibile e vigilanza del Trasporto pubblico locale della Regione Puglia; l’ingegnera Rita Di Monaco del Servizio Pianificazione Territoriale Generale – Viabilità – Trasporti della Città Metropolitana di Bari; Giuseppe Di Munno, Presidente FIAB Puglia e Basilicata e il sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco.
«Introduco questo convegno – esordisce l’assessora Filograno – sia perché riteniamo che i vari settori siano interdipendenti tra loro, sia perché la sensibilizzazione alla mobilità slow è strettamente connessa a una formazione culturale. La mobilità sostenibile consente di fruire delle bellezze paesaggistiche, architettoniche del nostro territorio, oltre ad avere importanti riflessi sull’economia locale e sul turismo. Per questo abbiamo voluto che la rassegna estiva “Relazioni” comprendesse anche gli eventi legati alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, manifestazioni che si stanno svolgendo in tutta Europa».
Il consigliere Antonio Mazzone introduce i relatori e sottolinea come ci sia uno stretto legame tra queste giornate e i nove incontri di “Nove Nove Nove”, curati da La Capagrossa Coworking, in cui tra amministrazione e cittadinanza si è instaurata una comunicazione ai fini della redazione delle SISUS, necessarie per la definizione dei programmi di rigenerazione urbana.
E alcuni argomenti del convegno di ieri sono stati già anticipati e affrontati nel corso di uno dei nove incontri estivi, mentre si accendeva il dibattito sulla proposta di viabilità e sosta urbane.
Nel corso di quell’incontro, si è appreso che Ruvo di Puglia è già inserita in una ricca rete di mobilità sostenibile e lenta la cui implementazione favorisce un indotto che rinvigorirebbe il turismo e l’economia locale. Sono sottintesi i benefici in termini di salute.
Tuttavia, per evitare che tutto rimanga sulla carta, che sia relegato nel rango delle “belle parole” è necessario che famiglie e scuole educhino i ragazzi a una “visione green” da parte delle famiglie e delle scuole, ma è fondamentale, anche, che le Amministrazioni, quando accedono ai bandi per ottenere finanziamenti, si presentino con una strategia, con un piano, con una pianificazione ben precisa.
«Le piste ciclabili – puntualizza l’ingegnera Di Tria, nel suo intervento in cui ha illustrato tutti gli strumenti legislativi adottati dalla Regione Puglia in relazione alla mobilità – dovrebbero essere già parte integrante dei piani di viabilità, dei progetti. Non dovrebbero essere ricavate da infrastrutture preesistenti. La Regione Puglia è sensibile a queste tematiche: intanto, a Bari, è stata aperta la prima velostazione in Puglia. Perché è importante garantire la sicurezza e la serenità dei ciclisti».
Le fa eco l’ingegnera Di Monaco nella sua relazione “Biciplan metropolitano, la pianificazione della mobilità sostenibile (extra)urbana in terra di Bari”. Il Biciplan Metropolitano è un documento di programmazione strategica che affronta in maniera complessiva e organica lo sviluppo della mobilità ciclistica; è uno strumento di pianificazione redatto dalla Città Metropolitana di Bari e co-progettato con i comuni del territorio.
«Abbiamo scartato tutti quei progetti che privilegiavano percorsi ad alto traffico, favorendo, invece, quelli che valorizzano i vicinali (strade private esterne all’abitato, ma aperte al traffico pubblico, ndr), che collegano le città e consentono di godere delle bellezze paesaggistiche. In un’ottica di ottimizzazione delle risorse, vogliamo favorire la creazione di reti di percorsi fruibili complementari a quelli già esistenti nel territorio. Il Biciplan è stato adottato a luglio di quest’anno, e, prima della sua approvazione definitiva, è soggetto ad osservazioni».
Segue Giuseppe Di Munno, con una relazione sul tema “Il cicloturismo, un’opportunità per Ruvo di Puglia”, città che potrà essere inserita in una rete che la collega direttamente a Bisceglie, attraverso una via secondaria. Il cicloturista, secondo Di Munno, è colui che lascia il territorio in condizioni migliori di come lo ha trovato in quanto osservatore e latore di alcuni suggerimenti tesi a migliorare la ricettività di un luogo. E Ruvo di Puglia merita di essere una città amata dai cicloturisti, di essere meta del turismo “slow”, di un turismo di qualità.
Pasquale Chieco, in conclusione, ribadisce l’impegno della sua Amministrazione a far sì che Ruvo di Puglia diventi una città punto di riferimento green per tutte le altre e a chi chiede di migliorare lo stato dei marciapiedi, rassicura che già da lunedì prossimo sarà operativa la macchina che li condurrà a un’integrale fruibilità.
D’altronde, la perfetta vivibilità della città, anzi, la creazione di una «città a misura di bambino» è uno degli obiettivi del suo programma amministrativo che intende realizzare. Ma gli obiettivi si perseguono anche attraverso la condivisione di intenti, suggerimenti e, per questo motivo, il consigliere Mazzone invita tutti a collaborare, partecipando a incontri e a discussioni sul tema.
Per correttezza bisogna precisare che l’area pedonale di Pontevedra è estesa da punto a punto (massima distanza) circa 1,1 km. a fronte di ben 20 parcheggi tra superficie e sotterranei nelle immediate vicinanze.
Verificato su google map.
Dopo di che Ruvo è forse l’unico paese che attualmente non ha una zona pedonale, pur possedendo un meraviglioso viale alberato.
e questo per libera scelta dell’attuale amministrazione e non di altre.