“MAURO GRUMO. TRA REALTÀ E TRASFIGURAZIONE”: DA SABATO A RUVO UNA MOSTRA ANTOLOGICA
Si inaugurerà sabato 27 maggio alle ore 19.00 presso la Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea in via Madonna delle Grazie a Ruvo di Puglia, la mostra antologica “Mauro Grumo. Tra realtà e trasfigurazione”, a cura di Carmelo Cipriani.
Il progetto, cofinanziato da Comune di Ruvo e Regione Puglia, Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei beni culturali, con la collaborazione della Associazione Turistica Pro Loco di Ruvo di Puglia, vedrà l’esposizione di oltre trenta opere del maestro ruvese di origini bitontine datate tra gli anni Trenta del Novecento e il primo decennio del Duemila.
La mostra sarà visitabile dal 27 maggio al 30 giugno 2017. Sarà inoltre possibile di usufruire di visite guidate a cura della Associazione Pro Loco.
All’inaugurazione interverranno il Sindaco, Pasquale Chieco, l’Assessora alla Cultura, Monica Filograno, il curatore della mostra Carmelo Cipriani e il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno. Porgeranno inoltre la loro testimonianza i figli dell’artista, Francesca, Vito e isabella Grumo, insieme con Bianca Tragni. Un catalogo di 120 pagine ricostruirà le vicende artistiche dell’autore.
L’autore: Mauro Grumo (Bitonto, 1925-Ruvo di Puglia, 2010), dopo aver svolto per molti anni la professione di insegnante, si laurea in Scienze Politiche e si abilità alla professione di commercialista. Al tempo stesso sviluppa un forte interesse per l’arte, affermandosi come uno dei più interessanti artisti attivi in Terra di Bari e presente in mostre personali e collettive in Italia ed Europa.
“A sette anni dalla scomparsa del maestro Mauro Grumo – scrivono nella presentazione al catalogo il Sindaco Pasquale Chieco e l’Assessora alla Cultura Monica Filograno – abbiamo fortemente voluto una mostra che ricostruisca le vicende biografiche e le conquiste artistiche di uno tra i più interessanti artisti dell’età contemporanea in Terra di Bari, al quale già in passato avevano dedicato accurati approfondimenti critici intellettuali del calibro di Carlo Ludovico Ragghianti e Raffaele De Grada.
Nell’opera del maestro ruvese la critica ha visto un richiamo alla pittura tardo romantica e agli elementi tipici di quella cultura, dal dramma esistenziale al sublime.
Protagonista, tra l’altro, delle edizioni del Premio di pittura “Città di Ruvo” organizzato negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, Grumo è l’artista che più di ogni altro ha saputo incarnare la pratica dell’arte a Ruvo plasmandola con naturale semplicità in un fluire naturale e, a tratti, schivo della sua esuberante creatività: rispetto ai più noti Domenico Cantatore e Francesco Di Terlizzi, non a mai abbandonato la città né si è mai scoraggiato o sottratto al confronto, divenendo un punto fermo per la crescita culturale del territorio. Oggi la comunità ruvese restituisce ammirata quanto l’arte del Maestro ha donato nei decenni di attività: accoglie all’interno delle sale della Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea una significativa selezione delle sue opere a testimonianza di una più che sessantennale ricerca, con la finalità di trasmettere alla storia i segni e i colori più tipici di Mauro Grumo”.