MATTEO PAPARELLA: “L’HUB NON E’ UN MERCATO. MESSAGGI VERGOGNOSI DA DENUNCIARE”
L’avevamo sottolineato diverse settimane fa: la comunicazione legata all’hub vaccinale è totalmente inadeguata. Si devono utilizzare i canali istituzionali per comunicare determinati meccanismi. Ancora una volta i messaggi di testo e vocali sono cominciati a girare dal mattino creando tanta confusione fuori dal centro vaccinale.
Intervenuto all’interno del programma domenicale di RadioRuvoWeb condotto da Benny De Leo ed Ezio Floriano, il dottor Matteo Paparella ha spiegato l’andamento presso il centro vaccinale: “Sono medico volontario che a titolo gratuito si è registrato presso la direzione generale della Asl per dare una mano concreta alla città. Devo dire che è ben organizzato grazie all’ausilio di responsabili sanitari della Asl e degli amministrativi che hanno svolto in itinere cose egregie. L’afflusso è ordinato, solo all’esterno si creano assembramenti.
A proposito del “tam tam” informativo fuorviante ha detto: “Girano messaggi vergognosi che turbano la serenità della comunità. Si chiarisca un aspetto: l’hub vaccinale non è un mercato. La gente ha bisogno di regole chiare e precise su chi può andare. Oggi erano rimaste dosi di astrazeneca ed è stato comunicato in maniera tardiva, ma finalmente sulla pagina istituzionale. Ovunque su scala nazionale, tutto il movimento dipende dai vaccini, a distanza di qualche giorno le Asl possono modificare le platee che possono accedere. Ma poi arrivano e chiamate a strascico e i messaggi che mandano tutti fuoripista. E’ un fatto questo vergognoso, che mi provoca vergogna. La prossima volta che accadrà, porterò il vocale dal comandante dei Carabinieri come cittadino e medico”.
“Mi auguro – ha proseguito Paparella – che i comunicati vengano fatti solo ed esclusivamente dall’istituzione locale a tempo debito. Sono incursioni squallide neanche da prima Repubblica”.
Poi si è soffermato sulle notizie positive: “Ho notato che la gente si vuole vaccinare: deve farlo. La prossima settimana arriverà un massiccio rifornimento di vaccini e spero che arrivino anche ai medici curanti che stanno soffrendo la poca disponibilità”.