Mario Albrizio svela il segreto per essere cittadini liberi e consapevoli!

Mario Albrizio, il candidato sindaco supportato dalla lista civica “Ruvolibera”,  ha svelato il mistero a coloro che, il 19 maggio 2016, erano presenti al Centro Polifunzionale per Immigrati per ascoltarlo.

Oltre alla Costituzione Italiana,  che tutti i ruvesi, tutti gli italiani devono  conoscere per essere consapevoli dei propri diritti e doveri, i cittadini devono imparare a leggere e interpretare un documento di fondamentale importanza: il bilancio comunale!

Esso attesta di tutte le battaglie combattute,  testimonia della gestione delle risorse pubbliche e il bilancio comunale che Albrizio ha studiato e mostrato a tutti risale al 2012 e prova le spese ingenti  sostenute dall’Amministrazione Comunale (156.000 euro di telefonate, 842.000 euro per consulenze legali esterne).

E’ necessario, quindi,  che i cittadini abbiano contezza  del modo in cui i loro soldi, erogati attraverso il pagamento delle tasse, sono gestiti e diventino , pertanto, parte di un Comune Attivo, altro punto fondamentale del programma dei “Ruvoliberi” che era stato illustrato in parte nella serata del 14 maggio 2016.

Il Comune Attivo non si pone come soggetto di Potere nei confronti del cittadino ma ne è compagno, lo supporta, lo guida, lo tutela. E questo è un progetto che Albrizio e la sua squadra sanno di realizzare in quanto liberi, indipendenti.

E l’indipendenza è possibile solo se c’è lavoro, come ha ricordato il moderatore dell’incontro, l’avv. Antonio Stragapede.

E perché ci sia lavoro è necessario incoraggiare startup, attuare un Piano di lavoro generale supportato da un Fondo in cui confluiscano i beni comunali non utilizzati, senza che questi siano “cartolarizzati”, cioè privatizzati: attuare, insomma, tutte quelle misure che impediscano il clientelismo, «il padre della mafia»  come diceva Giovanni Falcone.

Albrizio e i suoi “Spartani” vogliono rendere Ruvo di Puglia una città 2.0, evoluta tecnologicamente e nello stesso tempo attenta a preservare le tradizioni, la propria arte, la propria storia, le proprie radici. Quinidi è indispensabile sapere a quanto ammonta il patrimonio mobiliare e immobiliare comunale: in fondo è dal 1940 che non si attua un censimento dei beni mobili e immobili del Comune!

Agricoltura sostenibile, energia rinnovabile, gestione raccolta differenziata che si discosti da quella attuale, di stampo “medievale”,  che concepisca il rifiuto come risorsa sono, poi,  le tappe fondamentali di una valorizzazione ambientale della nostra città.

E sempre secondo l’etica “ecofriendly” passa la promozione delle eccellenze produttive locali che devono contraddistinguere il brand “Ruvo di Puglia” a livello internazionale.

Albrizio, poi, sostiene che l’economia di Ruvo di Puglia potrebbe anche fondarsi solo sulla cultura tanto che ha inserito nel suo programma l’istituzione della Fondazione per la cultura, che prevede la creazione di un Palaeventi, di un Cineporto, di un Teatro Multimediale oltre la valorizzazione dei monumenti già esistenti.

L’istituzione di un Difensore Civico, poi, è un ulteriore presidio a difesa del cittadino, un cittadino che deve ridiventare il centro della Politica, i cui diritti non devono venire umiliati come è accaduto con la negazione del referendum sui lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti. E’ stato un oltraggio alla democrazia,  alla Costituzione italiana che è alla base dell’operato di Ruvolibera,  che tanto sulla rete che “dal vivo” scuote le coscienze dei cittadini, come afferma Albrizio.

D’altronde la vocazione democratica e partecipativa è confermata dal coinvolgimento dei cittadini nella redazione del programma di Ruvolibera che è “opensource”, implementabile, scaricabile dal sito della lista. Civica.

Albrizio conclude, infine,  proclamando ai cittadini “Vinceremo insieme e comanderemo insieme!”