MARCO MANSUETO SI AGGIUDICA UNA BORSA DI STUDIO PARLANDO INGLESE
Marco Mansueto è un alunno del Liceo Linguistico che, capitatogli l’occasione di mettersi alla prova, ha vinto la borsa di studio indetta dal liceo scientifico e linguistico “O. Tedone” insieme all’azienda “Barile Flowers”.
Ci racconta la sua passione per le lingue e le sue idee molto chiare per partecipare alla borsa di studio :
“Studiare lingue, è stato da sempre il mio sogno, saper comunicare in una lingua diversa mi è sempre sembrato qualcosa di fantastico, magico prezioso e anche ambizioso.
È per questo che dopo una scelta accurata, mi sono iscritto al liceo linguistico, avevo le idee molto chiare, con un solo intento: imparare più lingue straniere possibili.
La mia filosofia di vita è: impegnarsi sempre e mai mollare, credere in quello che si fa. Con le lingue non si scherza. Non devono mai essere abbandonate, anzi, bisogna praticarle quotidianamente altrimenti non si riuscirà mai ad avere una vera padronanza e fluidità discorsiva.
In che modo? Leggendo, vedendo film in lingua originale, ascoltando musica, partecipando a corsi per perfezionare le competenze linguistiche, in altre parole una “full immersion” costante! Un lavoro continuo e faticoso, ma pieno di soddisfazioni!
È per questo che ho deciso di partecipare alle selezioni per una borsa di studio indetta dal liceo scientifico e linguistico “O. Tedone” insieme all’azienda “Barile Flowers”. Dovevamo sostenere un colloquio in lingua straniera. C’erano tre scelte: inglese, francese e spagnolo, ed era un colloquio su qualsiasi tema.
Continua- Mi sarebbe davvero piaciuto sostenere un colloquio in lingua tedesca, ma purtroppo non era richiesta e allora ho rinunciato, e così ho deciso di sostenere l’esame in lingua inglese, perché è la lingua che più mi affascina e che cambia il mio modo di pensare, e il mio modo di essere. L’idea di vincere non mi ha sfiorato la mente nemmeno per un istante. Il mio obiettivo era mettermi alla prova, sfidare me stesso. Vedere se quello che s’impara a scuola sarebbe servito poi nel mondo reale. E così è stato.
Quando si conoscono e si parlano più lingue ci si sente cittadini del mondo a trecentosessanta gradi, cittadini cosmopoliti, con una visione della realtà e soprattutto un modo di pensare completamente diversi, aperti a tutte le culture e a tutti i modi di essere. Durante il colloquio ero talmente immerso che ho dimenticato di essere italiano e ho iniziato a parlare come se la lingua inglese fosse la mia lingua natia. Ho utilizzato tutte le espressioni tipiche e gli slang possibili che mi venivano in mente in quel momento. E alla fine del colloquio mi sono sentito libero, più leggero e molto felice di ciò che avevo fatto.
Questo non significa che dopo aver superato esami per testare le competenze e conoscenze linguistiche, si conosce una lingua alla perfezione. Assolutamente no, la mia è stata solo una piccola vittoria. La strada è ancora molto lunga ed è tutta in salita, bisogna essere sempre curiosi di apprendere e studiare, e praticare le lingue giornalmente e in maniera costante. E soprattutto non bisogna mai farsi influenzare dal giudizio altrui, mai farsi convincere da ciò che dicono gli altri. Si deve credere solo in se stessi e in ciò che si fa.”