Mano a mano, Emiliano: “Un rendiconto di ciò che è stato fatto e un laboratorio per la costruzione del Piano Strategico Regionale”.
“Mano a mano è un obbligo che stiamo assolvendo, per dare conto di quello che è accaduto in quattro anni di Governo. È un confronto tra il programma, che era stato costruito con metodo partecipativo, e quello che è avvenuto”.
Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questo pomeriggio, presso La Casa della Partecipazione (padiglione 152 della Fiera del Levante a Bari) all’evento “Mano a mano”, l’iniziativa pubblica di approfondimento organizzata dalla Regione Puglia, per verificare lo stato di attuazione del programma dell’Amministrazione regionale.
Un evento che ha visto la partecipazione del Presidente Emiliano, della Giunta Regionale, dei Dipartimenti e delle Agenzie Regionali, volto a garantire pienamente il diritto dei cittadini a essere coinvolti nelle scelte di governo e consentire un controllo delle attività svolte sinora, come prevede la Legge pugliese sulla Partecipazione.
“Abbiamo ancora un altro anno di lavoro – ha proseguito Emiliano – e ci auguriamo che questa soglia dell’84% delle azioni realizzate possa arrivare tendenzialmente al 100%. È stato un lavoro durissimo, sia realizzarle queste cose, sia soprattutto raccontarle, perché si tratta spesso di azioni immateriali che però sono essenziali per poter raggiungere il miglioramento complessivo della regione”.
“Tutti i numeri della Regione Puglia – ha spiegato il Presidente – tendono in alto. Il dato relativo all’export, quello relativo alla crescita economica, al l’occupazione, al turismo, i numeri della sanità. Sono tutti numeri a salire. Non abbiamo fatto miracoli, ci sono ancora molte cose da fare e percezioni ancora da sistemare. Perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma tra il fare e il far sapere c’è di mezzo l’oceano, giacché molto spesso le persone non sono informate e giudicano sulla base del sentito dire o sull’esperienza personale”.
Secondo Emiliano “oggi abbiamo fatto un lavoro di comunicazione senza precedenti. È la prima volta nella storia della Regione Puglia che tutti gli uffici regionali fanno lo sforzo, e ringrazio davvero tutti, di raccontare ai pugliesi quello che è accaduto in quattro anni di lavoro”.
Emiliano si è poi soffermato sui settori sui quali bisogna insistere ulteriormente.
“Nel programma di lavoro – ha detto – noi abbiamo soprattutto un punto sul quale dobbiamo ancora arrivare ai primi posti in Italia, e mi riferisco alla sanità. Eravamo agli ultimi posti e adesso siamo ben oltre la metà classifica, ma vogliamo essere nel vertice di testa, per questo dobbiamo continuare a lavorare. Un’altra cosa che non abbiamo ancora realizzato è la legge con la doppia preferenza di genere. Io mi auguro che il Consiglio Regionale voglia dare questa opportunità alle donne: nei consigli comunali e regionali dove c’è la doppia preferenza di genere ci sono moltissime donne che sono state elette, mentre noi, l’ultima volta, in maggioranza non abbiamo eletto neanche una donna. È una cosa inaccettabile”.
Emiliano ha poi annunciato che “è in preparazione la Legge sulla Bellezza, che è una norma che oggi viene addirittura presentata a Londra davanti all’Associazione culturale che fa capo al Principe Carlo: una legge che sta avendo un grande interesse da parte di tutta l’Europa”.
“E poi manca – ha concluso Emiliano – soprattutto l’idea di quello che dobbiamo fare in futuro, perché questo evento di oggi non è solo un rendiconto del programma, ma serve a costruire il Piano Strategico della Puglia. Era dal 1982 che non si strutturava un Piano di Sviluppo Regionale e noi concluderemo la legislatura presentando il Piano. C’è poi, un’altra legge a mia firma, quella contro l’omotransfobia, che è ancora bloccata in Consiglio Regionale: io mi auguro che con eventuali aggiustamenti che possano tranquillizzare tutti, possa ben presto essere approvata all’unanimità”.
Insomma, l’appuntamento di oggi realizza una tappa importante di quel metodo di coinvolgimento permanente dei cittadini basato sull’informazione, la trasparenza, la consultazione e l’ascolto.