MALTEMPO SUL LUNGO PONTE DI NATALE: FREDDO, VENTO E NEVE FINO A QUOTE COLLINARI
Testo a cura di Francesco Paolo Barile.
PREMESSA-SCENARIO
L’Italia ed in particolare le regioni meridionali del versante adriatico e l’appennino centro-meridionale, saranno protagoniste dal 23 al 25 dicembre di diffusa e frequente fenomenologia invernale.
IL PEGGIORAMENTO
In queste ore una vasta area depressionaria si protende dalla regione Scandinava verso l’Italia; entro questa sera la circolazione di bassa pressione avrà raggiunto anche le regioni del sud con maggiori effetti sul versante tirrenico. Un minimo di bassa pressione in formazione sottovento alle alpi traslerà lungo il Mar Adriatico e sarà questo, unitamente all’aria molto fredda (oltre -32°C a 5400m e circa -4°C a 1200m) a portare i maggiori effetti per il nostro settore.
I FENOMENI
Le prime piogge arriveranno tra la tarda serata odierna e la notte. Si tratterà per lo più di precipitazioni di debole intensità in quanto disturbate e quasi abbattute dai venti di libeccio in caduta dall’appennino. Farà eccezione il sud della Puglia con qualche fenomeno più significativo. Nella giornata di domani attese anche delle schiarite ma comunque in un contesto di temperature in sensibile diminuzione.
Dal pomeriggio-sera di domani, con la traslazione del minimo verso il basso Adriatico si assisterà ad un ulteriore peggioramento: le precipitazioni si faranno più frequenti e a tratti di moderata intensità. Il rischio medio-alto di pioggia perdurerà almeno sino alla mattina di Natale.
LA NEVE DALLA MEDIA COLLINA
Sulla carta non ci sono le condizioni per vedere cadere la neve sino in pianura. Ritengo invece assai probabile che essa interesserà i rilievi murgiani al di sopra dei 5-600m e appenninici sopra i 400m.
Più in basso (100-400m), nelle fasi in cui le precipitazioni saranno più intense, potremmo assistere alla caduta di fiocchi o di fiocchi misti a pioggia, o più probabilmente di neve tonda, ma senza accumuli permanenti.
GLI ACCUMULI
Come sempre azzardato fare previsioni circa l’altezza del manto di neve fresca che cadrà. Ci provo e tento anche di farlo in modo semplificato perchè le varianti sono tante.
Sui rilievi più elevati della Murgia potrebbero cadere dai 5 ai 15 cm. Sull’appennino oltre gli 800 metri di altitudine sono attesi 20-50 cm con punte di 60-100 cm sull’appennino marchigiano, abruzzese e molisano.
VENTO
Soffierà in genere forte tra nord e nord-est con raffiche di burrasca (>63 km/h) lungo le coste esposte. Sarà proprio questa ventilazione a non consentire all’aria fredda di sedimentarsi anche nei bassi strati, mantenendo le temperature ben al di sopra dello zero sui litorali e nel primo entroterra.
TENDENZA
Anche dopo il giorno di Natale, seppur attenuato, permarrà un flusso di correnti da nord-est che manterrà le temperature poco sotto la media del periodo e con sporadici/locali fenomeni.
EFFETTO ASES (ADRIATIC SEA EFFECT SNOW) E QUOTE NEVE (3-SNHEMET LEVELS)
A questo link https://www.bfpmeteo.it/ase/ase.htm potete monitorare la probabilità di precipitazioni da scorrimento di aria fredda sull’Adriatico e la previsione delle quote neve (il plurale per indicare quella che avviene con almeno lo zero termico, quella che avviene per raffreddamento e quella ove è probabile vedere neve mista a pioggia o neve tonda).
Si tratta dei due consueti “modellini” fisico-matematici autoprodotti nel 2012 con la collaborazione tecnica del buonissimo programmatore ed esperto meteo Fabio Campanella che consentono di avere un’idea del possibile impatto in termini di neve delle irruzioni di aria fredda lungo le regioni del versante adriatico dell’Italia.
