MAGISTRATI ARRESTATI, SI INDAGA SU UN IMPRENDITORE DI RUVO
Dodici indagati stanno per essere rinviati a giudizio per il caso dei magistrati arrestati a Trani. Lo rivela “La Gazzetta del Mezzogiorno” che spiega come tra essi ci sia anche un imprenditore di Ruvo di Puglia.
Il pm Licci ha già iscritto nel registro degli indagati Emilia Savasta, sorella di Antonio con l’ipotesi il concorso in corruzione per aver ricevuto denaro e altre utilità da Flavio D’Introno, e di concussione e concorso in falso ideologico e materiale insieme all’ex gip Michele Nardi e al fratello per il caso Tarantini.
Tra gli iscritti nel registro degli indagati c’è anche un imprenditore di Ruvo, cui viene contestato il concorso in abuso d’ufficio e l’indebita percezione di erogazioni pubbliche per una vicenda tangenziale a quella dei regali ai magistrati arrestati. Altre verifiche riguardano professionisti, avvocati e commercialisti, che a vario titolo gravitano o hanno gravitato nell’orbita della Procura di Trani e che potrebbero aver fatto da tramite con i magistrati. Ancora, alcune accuse potrebbero riguardare anche gli imprenditori che hanno denunciato di essere stati costretti a pagare, in quanto sarebbero emerse circostanze differenti rispetto a quelle raccontate.