MAFIA NIGERIANA, L’ON. GALIZIA: “L’ATTENZIONE DEVE ESSERE MASSIMA”
Arresti in Italia e all’estero nei confronti di due clan mafiosi nigeriani sono in corso da parte della Polizia su disposizione della magistratura barese. Gli indagati rispondono di associazione per delinquere, tratta, riduzione in schiavitù, estorsione, rapina, lesioni, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.
L’operazione di martedì mattina contro la mafia nigeriana non lascia del tutto sorpresa la Deputata pentastellata Francesca Galizia. “Da oltre 10 anni – fa sapere la Galizia – sul nostro territorio si ripetono fenomeni di criminalità organizzata e non a caso nell’ambito del Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di cui sono capogruppo, stiamo lavorando da tempo, portando avanti studi e indagini che ci consentano una migliore gestione e monitoraggio delle problematiche legate nel caso specifico alle vittime della mafia nigeriana, che indubbiamente è ancora poco conosciuta e non può essere per questo utilizzata come strumento di contrapposizione tra bianchi e neri, o come strumento di propaganda politica”.
“Quello compiuto dalle forze dell’ordine – incalza soddisfatta l’Onorevole – è un grosso risultato che dimostra come un fenomeno spesso sommerso e per questo difficilmente controllabile possa essere fermato”.
“È opportuno – prosegue la Deputata in coro con altri parlamentari del Comitato – operare a due velocità, difendendo i nostri confini, che sono anche confini europei, e garantendo i diritti dei migranti più vulnerabili, donne e bambini, che sono le vittime della tratta che questa organizzazione gestisce. È quindi fondamentale non strumentalizzare fatti di questo tipo tenendo sempre a mente la condizione di schiavitù in cui spesso vertono alcuni migranti proprio per la violenza inaudita usata dalla mafia nigeriana”.
“La schiavitù, – conclude – quella contemporanea, persiste anche se ha cambiato pelle e per sconfiggerla occorre un lavoro di intelligence come quello realizzato dalla Direzione distrettuale antimafia della procura di Bari e la polizia della squadra mobile di Bari con il supporto della Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia ai quali rivolgo tutta la mia stima e ringraziamento per il lodevole lavoro svolto”.