L'ufficio elettorale: “Mai mettere in dubbio l’affidabilità e la serietà del nostro operato"
La macchina amministrativa dell’Ufficio Elettorale del Comune di Ruvo di Puglia è stata impeccabile come al solito, anche nell’ultima consultazione elettorale amministrativa. Sempre presente, zelante e scrupoloso nell’assolvimento delle proprie funzioni, rappresenta un’organizzazione perfetta in ogni occasione, soprattutto in sede di elezioni.
L’ufficio elettorale del Comune di Ruvo di Puglia ha contattato la redazione di Ruvesi.it chiedendo di pubblicare, a nome di tutti gli impiegati dell’Ufficio Elettorale, questa lettera dove si fa chiarezza sull’episodio pre-elettorale riguardante la nomina, poi revocata, di un presidente residente a Corato. Riteniamo opportuno pubblicare tale articolo, per dare l’opportunità all’ufficio scrivente di spazzar via ogni dubbio sul proprio operato.
“Alcuni giorni orsono una locale testata giornalistica pubblicava un articolo essenzialmente vertente sulla circostanza che un cittadino ruvese, da circa un quinquennio residente in un Comune viciniore, avendo appreso di una sua designazione a presidente di seggio elettorale da parte della Corte d’Appello di Bari per le elezioni comunali a svolgersi nella sua ormai ex città di residenza ed avendo avuto la contezza che non avrebbe potuto svolgere tale incarico in quanto ormai emigrato da questo Comune, si sarebbe personalmente recato all’Ufficio Elettorale di Ruvo di Puglia per far notare il predetto errore e indi farsi cortesemente da parte per evitare di “fare il furbo”, così come recitato dalla predetta testata giornalistica.
Nel merito corre d’obbligo formulare alcune osservazioni al fine di ottenere la massima chiarezza e trasparenza sulla rappresentata vicenda.
E’ innegabile che ogni anno lo scrivente Ufficio Elettorale procede alle cancellazioni degli iscritti all’Albo dei presidenti di seggio sia per motivi d’ufficio (emigrazione e/o decesso, raggiungimento dei 70 anni d’età o a domanda dell’interessato) ma è parimenti vero che, allorquando si cambia radicalmente un programma elettorale informatico (circa cinque anni orsono), possa anche verificarsi qualche seppur minima fallenza nel “travaso” dei dati (dal programma allora in essere a quello subentrante, tanto per intendersi), ma ciò, proprio in quanto caso isolato non può rappresentare un “casus belli” perché, come si suol dire, questo accade anche nelle “migliori famiglie” (ed obiettivamente si verificano anche casi ben più eclatanti e più gravi persino in Enti cosiddetti “superiori”, come la cronaca mediatica sovente evidenzia). In secondo luogo non risponde assolutamente a verità la circostanza secondo la quale l’interessato si sarebbe recato personalmente in questo Ufficio per evidenziare il predetto “errore”, mentre, di contro, risulta essere pervenuta soltanto una telefonata rivolta da presidente di seggio designata ma emigrata a Corato, la quale, peraltro, non avrebbe mai potuto ricevere la notifica a domicilio, in quanto questo servizio elettorale, all’atto della ricezione da parte della Corte d’Appello di Bari delle designazioni da notificare – e prima di consegnare le stesse notifiche al servizio messi comunali – verifica prioritariamente la posizione anagrafica di ciascuno dei designati, ragion per cui non si sarebbe mai potuta verificare un’azione di “furbizia” da parte di chi l’atto in questione non lo avrebbe mai potuto ricevere.
Pertanto si può serenamente affermare che il soggetto in questione non sarebbe assolutamente riuscito a fare il “furbo” (anche volendo…).
Con la certezza di essere stato alquanto esaustivo, lo scrivente servizio rivolge cortese invito a codesta spett.le redazione affinché pubblichi il presente articolo, al fine di evitare inutili “crociate” che non hanno nulla di sensazionalistico ed ottengono soltanto lo scopo di incrinare, a titolo gratuito, il grado di affidabilità di un Ufficio PUBBLICO da parte della PUBBLICA utenza (a meno che non si vogliano redarre articoli per riempire a tutti i costi la testata giornalistica…).
Infatti gli articoli giornalistici debbono essere indubbiamente vari ed eterogenei ma dovrebbero recare in sé, seppur nel legittimo germe della critica, anche messaggi propositivi e possibilmente miranti al raggiungimento di un clima più sereno”.