Luca Mazzone: “Cosa è stato fatto per consentire alle persone con diversa abilità di accedere facilmente alla Pinacoteca Comunale di Ruvo di Puglia?”
La Cattedrale gotico-romanica, i tesori del Museo Archeologico Nazionale Jatta, Palazzo Spada, Palazzo Caputi, le splendide chiese barocche. Ecco alcune delle bellezze del patrimonio storico, artistico e architettonico di Ruvo di Puglia che, con la bella stagione, è meta prediletta di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Ma perché Ruvo di Puglia sia una città all’altezza di un ruolo così importante nel settore “turismo” in Puglia, è necessario che sia a misura di tutti coloro che vogliono godere del suo patrimonio artistico.
Come? Attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche che non consentono alle persone con diversa abilità di ammirare pienamente le sue ricchezze e che non sono ancora scomparse dagli edifici di interesse storico della città.
Ci riferiamo, nello specifico, alla situazione della Pinacoteca Comunale di Arte Contemporanea di cui l’atleta Luca Mazzone ha denunciato, sul social network Facebook, la presenza di ostacoli a una piena fruizione da parte delle persone con diversa abilità.
A chi gli fa notare la possibilità di utilizzare il trattorino ivi presente, l’atleta risponde che non é idoneo a sollevare carrozzine con motore elettrico e propone l’installazione di rampe amovibili, sull’esempio della nostra Cattedrale e dei Musei Vaticani.
L’ex assessore Pasquale De Palo replica che sussistono dei vincoli imposti dalla Soprintendenza che devono essere rispettati.
Nel dialogo, invero costruttivo, interviene anche l’ingegnere Michele Bucci che scrive “Purtroppo la problematica del superamento dei dislivelli è molto complessa se ci si limita alle sole prescrizioni dettate dalla norma. Non sono molto d’accordo con Luca Mazzone quando parla di rampe rimovibili perché in molti casi nazionali si sono verificate brutture e non funzionalità della stessa rampa. Nel nostro caso non abbiamo un enorme dislivello ragion per cui, per me, una rampa ben progettata è giustificata e assolverebbe a più di una funzione. A tale proposito è interessante leggere le linee guida dettate dal MIBACT e si scoprirà che non sempre la Soprintendenza boccia tutto. Eccone uno stralcio”Una rampa progettata con accuratezza sia nella forma che nei materiali e ben integrata sul piano architettonico con lo spazio circostante, costituisce un percorso inclusivo valido per tutti e non una corsia riservata alle persone con diversa abilità”. (“Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale” – Mibact)”.
Pronta e decisa la replica di Luca Mazzone “Il mio consiglio, nell’adottare le rampe amovibili, era dettato dalle dichiarazioni dell’ ex assessore De Palo inerente il vincolo della Soprintendenza. Quindi sembra scontato e banale dichiarare che le rampe amovibili sono “brutture”.
Ma se esiste la possibilità di una deroga per quelle in muratura perché non si è pensato di crearle, prima di aprire al pubblico la Pinacoteca? Un ente che amministra deve dare il buon esempio e non adottare escamotage per eludere le normative: l’accesso deve essere consentito a tutti senza distinzioni. Una domanda: ad oggi che provvedimenti sono stati intrapresi in tal senso per un sicuro e rapido accesso alla Pinacoteca?”.
Domanda giusta, domanda legittima. Cosa si è deciso in merito a questa situazione? Cosa si è deciso affinché l’arte di Ruvo di Puglia appartenga a tutti? E tra l’altro: le nuove piazze riqualificate consentono ai diversamente abili di usufruire di tutti gli spazi accessibili?